A Case Bersani tornano gli artigiani ambulanti del mondo contadino dei tempi andati con le foto di Carlo Torregiani (3)

Il riparamobili (Foto di Carlo Torregiani)

Le immagini con i pupazzi che rappresentano i lavori del mondo contadino, scattate a Case Bersani, il piccolo villaggio a poca distanza da Castellana, in comune di Gropparello, mi riportano con la memoria alla mia infanzia, circa sessantanni orsono.

Il materassaio (Foto Carlo Torregiani)

Periodicamente, partendo dalla città, papà ci portava con la Vespa a  trovare i nonni (materni) in campagna, alla Bora, in Val Chero. Un piccolo agglomerato che comprendeva quattro abitazioni, poco più d’una decina di persone dedite ai lavori contadini: i campi, i vigneti, i pascoli, la stalla con un bue e un maiale, il pozzo per l’acqua, il fienile, il forno per il pane, gli orti, le galline, le arnie, i conigli, Brill piccolo vivace volpino, la cantina, i solai carichi di robivecchi da esplorare.

L’arrotino con la mola (Foto Carlo Torregiani)

Ogni tanto, salendo dalla strada giù a fondo valle dopo aver superato il torrente attraversando la passatoia in legno (quella che alla prima alluvione settembrina veniva portata via dalle acque gonfie) oppure scendendo dal crinale oltre il quale si trovava appunto Castellana, arrivava un artigiano ad offrire i suoi servizi.

L’ombrellaio (Foto Carlo Torregiani)

Poteva essere un impagliatore per sistemare qualche sedia consunta dal tempo, l’arrotino per affilare le lame delle falci, il materassaio: che ricordi, quei piumoni alti di spessore mezzo metro fatti di piume di gallina (solo i ricchi, i ‘signori’ potevano permettersi la lana) nei quali, di notte, si sprofondava con in fondo ai piedi un bel ‘prete‘ con la brace ardente (estratta dal camino o dalla stufa), coperta da uno strato leggero di cenere, che scaldava meglio e più di tutti gli scaldotti elettrici di oggi.

La lavandaia (Foto Carlo Torregiani)

Insomma, fino al 6 gennaio appunto salendo ai Bersani sembra di alzare un velo sul tempo ritornando, almeno nel mio caso, ad un passato, con la nostalgia per averlo vissuto. Non che fosse meglio, non che fossero tempi sereni, migliori, più facili. Semplicemente eravamo più giovani, con tutta la vita davanti. Magari per costruirci un futuro più agevole, più comodo, più facile. Senza dover camminare per chilometri, andando di casa in casa, per vendere o riparare un tappeto.

Ora di pranzo (Foto Carlo Torregiani)

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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