Mancano 43 giorni, come ricorda una nota dell’organizzatrice Banca di Piacenza, all’inaugurazione della Salita al Pordenone nella Basilica di S. Maria di Campagna.
Da oggi il relativo countdown sarà presente nell’home page del sito istituzionale della Banca, sul quale compariranno via via le notizie ed informazioni relative all’evento, che gode già del patrocinio del Ministero Beni culturali.
La Banca realizzerà l’evento in questione in collaborazione con il Comune di Piacenza (proprietario dell’immobile) e con la Comunità francescana (comodataria dello stesso).
La manifestazione si estenderà – oltre che alla città di Pordenone e provincia – ai territori di Cortemaggiore, Monticelli e Cremona, custodi di tesori artistici direttamente o indirettamente collegati con il grande artista friulano.
La Banca ringrazia i Comuni, le Curie le Parrocchie proprietarie “che collaborano con grande passione ad un evento che nella sua completezza e nel suo apporto scientifico non ha precedenti”.
Lo stesso sarà infatti collegato anche ad una grande mostra sul Genovesino (finora dimenticato dalla nostra comunità, ma che proprio a Piacenza – invece – iniziò il suo formidabile percorso artistico) e ad un’altra mostra intitolata “I nuovi Ghittoni”, con opere dell’apprezzato artista piacentino non già esposte alla mostra curata da Vittorio Sgarbi.
“L’intera manifestazione – specifica la Banca di Piacenza – non godrà di finanziamenti né pubblici né comunitari. Non graverà, dunque, sui contribuenti, né distoglierà fondi da altre destinazioni, ma sarà essa stessa una manifestazione di solidarietà, così come la Banca di Piacenza è da sempre un esempio di solidarietà non esibita, ma vera (non caritatevole)”.
Pubblicato da arzyncampo
14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.
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