Walking in Tùrin, un tuffo sabatino tra detti e proverbi

[Walking in Tùrin, sabato 19 ottobre 2013] Sa l’è nen bon per al re l’è gnanca bon per la regina (Se non serve al re non può servire neppure alla regina)
[Walking in Tùrin, sabato 19 ottobre 2013] A forsa ‘d nuiusé cáich cos a s’ gava sempre (A forza d’importunare qualcosa si ottiene)
[Walking in Tùrin, sabato 19 ottobre 2013] A-i-è nen ‘d pi bel che ‘na facia cuntenta (Niente v’è di più bello che una faccia contenta)

La ca va sempre mal quand la fùmna a porta le braje e l’om ‘l scussal (La casa va male se la donna ha le brache e l’uomo il grembiule)
[Walking in Tùrin, sabato 19 ottobre 2013] Cheur cuntent ‘l ciel l’agiúta (Cuor contento il ciel l’aiuta)

[Walking in Tùrin, sabato 19 ottobre 2013] Gieugh d’ man, gieugh d’ vilan (Giuoco di mano, giuoco da villano)

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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