Venerdi 25 alle 21 in Biblioteca a Rivergaro: Il soffio del vento con Arzani (da Piacenza24, 22.11.2016)

17 Novembre 2016, San Nicolò di Rottofreno, Caffè letterario Melville. Claudio e Lucia dialogano a conclusione della presentazione. Ed ora … Rivergaro. Un grande impegno per non dimenticare una tragedia nata da un modello di sviluppo sbagliato.

Nell’ambito degli appuntamenti I Venerdì con…  proposti dal Centro di Lettura di Rivergaro,  Claudio Arzani e Diana Lucia Medri presenteranno il libro “Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo” (Edizioni Pontegobbo).

L’autore Arzani, ex dirigente AUSL, è conosciuto a Piacenza per il suo costante impegno e  militanza per le cause sociali e da sempre attento al tema nucleare dal suo sorgere.

Quando si iniziarono a costruire le centrali in Europa, il messaggio maggiormente diffuso dalla stampa era quello dell’energia atomica come risorsa pulita essenziale per lo sviluppo dei paesi, con poche seppur decise voci pronte a ricordarne i rischi.

Il 26 aprile 1986, quando nella notte esplose il reattore numero 4 della centrale nucleare ‘V.I. Lenin’ di Chernobyl, calò un grande silenzio, una grande paura e in qualche modo il mondo cambiò.

I nati negli anni ’60 e ’70, definiti dai sociologi X Generation, ben ricordano i bambini di Chernobyl, la nube tossica, il latte che non si poteva bere. Tutto questo ricordano i bambini e ragazzi spettatori diretti di tragedie in Bielorussia, ma anche quelli europei, più distanti ma costantemente tenuti in stato di all’erta.

Tanto tempo è passato per avere conoscenza dei fatti e coscienza delle dimensioni del disastro e delle sue conseguenze.

C’è però una grande differenza nella generazione successiva dei Millennials: c’è un di là, la Bielorussia, dove gli effetti sono tutt’ora evidenti e hanno un forte impatto sulla vita di bambini, ragazzi e adulti; e c’è un di qua, l’Europa più forte economicamente, dove il ricordo pian piano svanisce e l’attenzione cala.  

L’articolo di C.D. che si riporta, è stato pubblicato in data 22 novembre nel quotidiano on line Piacenza24

In questa serata la preziosa presenza di Diana Lucia Medri, nata nel 1989 a Krasnopole in Bielorussia a poca distanza da Chernobyl, una vera Millennial che si definisce nel 2000 “bambina di Chernobyl” ci farà capire quanto vicino e concreto è ancora quel soffio di vento gelido.

Fortunatamente Diana è oggi nel nostro Paese con la sua nuova famiglia ed è una testimone importante dei diversi punti di vista.

Grazie allo scambio con l’autore sarà possibile conoscere qualcosa di più del nostro piccolo mondo, che resta sconosciuto solo perché non si ha l’occasione di entrare in contatto con realtà che possono vivere alla finestra di fronte.

Vi aspettiamo Venerdì 25 Novembre alle h. 21 presso la Biblioteca Comunale di Rivergaro. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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