Una signora sull’aereo: “Mi è stato dato un posto di fianco ad un negro!!! Non posso certo sopportarlo, cambiatemi posto!”

 

Quello che vi sto per raccontare, è realmente accaduto nella compagnia aerea TAM. Una donna bianca di mezza età si è accomodata al suo posto in aereo e ha visto che il passeggero accanto a lei era un uomo nero. Visibilmente furiosa, chiamò la hostess. “Qual è il problema, Signora?” Le chiese la hostess. “Non lo vede?” Disse la Signora – “Mi è stato dato un posto accanto ad un uomo nero, non posso sedere affianco a lui! Deve cambiarmi il posto!“. “Per favore, si calmi..” – Disse l’hostess. “Purtroppo, tutti i posti a sedere sono occupati, ma possiamo verificare se ce ne sono ancora...”. La hostess verifico’ e poi ritornò dalla Signora. “Signora, ho parlato con il comandante e putroppo mi ha confermato che non ci sono altri posti vuoti in classe economica. Abbiamo solo posti in prima classe.” E prima che la Signora dicesse qualcosa, la hostess continuò: “Guardi, è insolito per la nostra azienda consentire ad un passeggero di cambiare la classe economy con la prima classe. Tuttavia, date le circostanze, il comandante pensa che sarebbe uno scandalo far viaggiare un passegero seduto accanto ad una persona sgradevole.” E rivolgendosi al nero, la hostess disse: ”
” E tutti i passeggeri vicini, scioccati dall’aver visto questo comportamento da parte della Signora, hanno iniziato ad applaudire, alcuni alzandosi anche in piedi”.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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