“Una questione di pane per l’87° Distretto”, romanzo giallo di Ed McBain, Mondadori editore

Un nuovo incontro con i romanzi di Ed McBain, pseudonimo di Evan Hunter nato Salvatore Albert Lombino, scrittore inesauribile, sceneggiatore cinematografico tra i cui scritti da ricordare ‘Uccelli’ portato poi sul grande schermo da Alfred Hitckok. Venuto meno nel 2005, a 79 anni, ha lasciato centinaia di libri che ancora oggi possiamo trovare in qualche bancarella oppure, più tranquillamente, sui grandi siti di vendita nuovo o usato, da Amazon a e-bay. In questo caso ho trovato in edicola nei tipici resti di magazzino debitamente incellofanati in copia e rimessi sul mercato estivo un ‘classico del Giallo Mondadori’. Esattamente il numero 29 dei 55 romanzi della serie con le storie dell’87° Distretto della grande mela e in particolare del detective Steve Carella. Quanto alla trama, l’indagine ha come punto di partenza un incendio doloso del magazzino di Roger Grimm, incendio nel quale vanno in fumo 250mila dollari in piccoli animali in legno importati dalla vecchia Europa capaci di fruttare più o meno il doppio della cifra investita. Purtroppo la perdita della partita, praticamente già venduta, fa venir meno l’incasso e quindi la possibilità di pagare il conto del nuovo ordine già fatto con la merce in arrivo via mare. Insomma, per Grimm è l’ombra del fallimento. Ma non basta. Intanto le assicurazioni con le quali si era garantito un buon margine di sicurezza, non pagano: vogliono la certezza che l’incendio non sia opera dello stesso proprietario del magazzino. Insomma, ecco lo spunto per l’avvio dell’ennesima indagine da parte dell’87° e, subito, nuovi colpi di scena: con un nuovo incendio, quello della villa di Grimm, e dopo poco l’omicidio del guardiano del magazzino andato in fumo. Come sempre magistrale la capacità di Ed di prendere per mano il lettore e portarlo da un colpo di scena all’altro accompagnando il tutto con parentesi sulla contemporanea vita familiare di Carella e compagnia perchè anche i poliziotti hanno momenti di lavoro e momenti di pausa, vita privata insomma. Ed è forse questo che rende piacevolissimo l’incontro con la penna e la fantasia di McBain non a caso premiato nel 1986 con l’autorevole Mystery Writers of America. Con il rammarico quindi che la lunga strada di Carella, di Ollie, di Hawes, si Parker e di tutti gli altri dell’87° è giunta al capolinea. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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