“Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo”, romanzo di Gaetano Cappelli, Marsilio editore

Cosa dire quando, arrivato alla terza pagina ti sembra di vivere un deja vù? Nessun commento. Prosegui fino a pagina dieci e devi riconoscere il fatto compito: quel libro l’hai già letto. Troppi arretrati e far confusione è decisamente facile. Ringrazi il cielo di non averne acquistato due copie ma quanto a rimetterlo in libreria non se ne parla nemmeno: troppo avvincente e, così, te lo rileggi in un amen perdonando l’autore anche per quelle parti in dialetto pugliese incomprensibile (che comunque generosamente viene tradotto). Siamo di fronte ad uno scrittore di medio successo che, a causa di corna procurate, ormai ha perso buona parte del suo pubblico ma la fortuna lo accarezza: una nobildonna col sogno di scrivere un romanzo chiede aiuto col marito pronto a pagare la disponibilità. Ma il fatto si rivelerà non certo di gran facilità: intanto il romanzo riguarderà la storia di una medium defunta almeno un secolo prima ma che, dall’aldilà, starà ben attenta a quel che i due scrivono di lei. Da non sottovalutare anche l’invidia di una pseudo amica già autrice di due romanzetti a dimensione locale, amante di un cantante rivale di Al Bano anche lui fallito per fatto di corna (sognate) con Rosanna Fratello. Di mezzo infine ecco subentrare anche un paio di gangster paramafiosi. Insomma, di tutto un po’ per un libro avvincente, coinvolgente, divertente fino alla fine. Riusciranno nell’impresa i nostri due eroi? Chi leggerà lo saprà.  Buona lettura.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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