“Un paio di scarpette rosse”, lirica di Joyce Lusso in memoria dell’orrore dell’Olocausto

Arzyncampo pubblica la poesia di Lusso in occasione della presentazione del libro “Ritorno dal nulla” di Mara Depini stasera alle ore 18.00 in via Roma al 163 da ‘Fabbrica&Nuvole’, un libro che racconta La storia di tutti noi. La seconda guerra mondiale vista da chi l’ha vissuta dall’interno, sulla propria pelle, vittima innocente. Una serie di racconti centrata sulla Shoah, sull’Olocausto, sui campi di concentramento, sulla dignità umana calpestata. Sul ritorno a casa dei sopravvissuti, sul “dopo”. Quel dopo da cui tutti veniamo. Noi che non abbiamo provato sulla nostra pelle l’Olocausto, ma che abbiamo il compito di non dimenticare, perché l’orrore non si ripeta più. Storie, storie di uomini, di donne, la storia di tutti noi.

Un paio di scarpette rosse, poesia di Joyce Lussu

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C’è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove



Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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