Ultimi giorni per la visita alla mostra da Biffi Arte dedicata ai 60 anni di musica degli Who, la band definita con i Beatles e i Rolling Stones “la Trinità del Rock”

Marcel Hùppauf, senza titolo

Ultimi giorni per la visita alla mostra proposta nel nevaio in via Chiapponi al 39 da Biffi Arte. Curata da Eleonora Bagarotti, giornalista e scrittrice, la mostra celebra i 60 anni della band che, come ha scritto la rivista americana Rolling Stone, possiamo riconoscerla come “la trinità del rock” con i Beatles e i Rolling Stones. Almeno sicuramente per quanto agli anni ’60 e ai primi ’70 quando con le sue canzoni (a partire da My Generation) la band ha dato voce alla rabbia e alla disperazione del mondo giovanile e della classe dei lavoratori e nello stesso tempo ma nel tempo ha affrontato anche temi come la ricerca spirituale oltre alla riflessione sull’invecchiamento e sul ruolo della musica.

Mauro Di Silvestre, Kings & Queen

Naturalmente molto tempo è passato, molta acqua è passata sotto i ponti eppure per molti gli Who hanno ancora molto da dire, oggi. Con le loro reunion e con le versioni deluxe dei capolavori del passato, ma soprattutto perché i valori rappresentati dalle loro canzoni possono entrare in assonanza anche con le nuove giovani generazioni.

In questo senso la mostra risulta omaggio ai momenti più significativi di questi 60 anni di carriera (che cadranno, per la precisione, nel 2024) offrendo in anteprima un percorso di immagini inedite e ufficiali concesse dai fotografi e dalla stessa band, arricchito da riviste, oggetti da collezione e curiosità.

Maria Assunta Karini e Francesco Paolo Paladino, Deaf, Dumb and Blind Boy (‘ragazzo sordo, muto e cieco’)

Ma non solo: nell’ultima delle quattro stanze del nevaio che caratterizzano la galleria d’arte troviamo opere realizzate da artisti contemporanei espressamente realizzate per la mostra e, tra queste, evidenziamo quelle di Maria Assunta Karini e Francesco Paolo Paladino, artisti piacentini, con Francesco che, mercoledì 8 novembre alle ore 18 con il suo romanzo “Messa Beat – Estate ’67: un prete, la dignità gay, Jimi e& Sgt. Pepper…” sarà presente dialogando con Claudio Arzani, giornalista pubblicista, in via Roma al 163 alla rassegna letteraria dedicata a scrittori e poeti piacentini promossa dall’associazione di volontariato Fabbrica&Nuvole.

Possibile inoltre l’acquisto in mostra del catalogo in doppia lingua (italiano e inglese con alcune immagini esclusive del gruppo e delle opere artistiche con testi, analisi e racconti. Non indifferente il costo (35 €) ma da segnalare che i proventi della vendita andranno a favore del Teenage Cancer Trust, progetto benefico sostenuto dagli Who.

La visita alla mostra è possibile nei giorni di martedì, venerdì, sabato dalle 10.30 alle 19.30 fino al 4 novembre.

Silvia Rastelli, See me, feel me

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.