Tra i monti dell’appennino a Gropparello Pace musica colori poesia con Nino Benvenuti, folletti nordici, motoscafi off-shore




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Pace, Musica, Colori, Poesia:

ArtInsieme supprimonti in Val Vezzeno

Sede Società Operaia di Mutuo Soccorso Gropparello

25 giugno 2010

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Dalla pianura, poco prima di Carpaneto, giri a destra e lentamente sali attraversando una lunga valle dai verdi colori. Fino a 355 metri sul livello del mare dove, all’ultimo tornante, ti aspetta un muretto con una scritta, “Benvenuti a Gropparello”.

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Da ragazzino, arrivando in macchina con mamma e papà, ho pensato che quel paese arrampicato sull’appennino fosse davvero importante. Non tanto o non solo perché faceva parte della storia di vita  della famiglia materna ma perché veniva visitato dall’allora campione del mondo, quel Nino Benvenuti che boxava come un Dio in terra.

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Il segreto dei poeti sta nella visione. Nella capacità di ammirare la realtà attraverso il filtro della mAraviglia, dello stupore, della visione. Certo, talvolta la vista visionaria rischia di confondersi con la semplice stupidità. Visione talvolta fa il verso a Grandi abbagli. In effetti probabilmente Nino Benvenuti di Gropparello non ha mai nemmeno sentito parlare.

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Almeno questo è il sospetto visto che, passati 40 anni, la scritta è sempre lì e sempre con colori rinnovati. Per cui, forse, il significato è diverso e anche i destinatari, sono altri.

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Pace, Musica, Colori, Poesia:

ArtInsieme supprimonti in Val Vezzeno

Sede Società Operaia di Mutuo Soccorso Gropparello

25 giugno 2010
Nella foto, da sinistra:
Ferruccio, Claudio, Francesco, Fausto, Dalila

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Ma un poeta, un poeta è così, un poeta può. Non è un poeta chi non sa provare stupore anche di fronte al fatto più banale e più ordinario, non è un poeta chi vede come tutti vedono, chi non sa vedere oltre e altro.

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E allora, sì. Venerdi 25 giugno 2010 ArtInsieme, girato l’ultimo tornante, ha scoperto di arrivare nel paese lassù tra i monti dove, come attestato dalla solita scritta sul muretto, già s’aspettava Nino Benvenuti. Come 40 anni prima. Gropparello? Un paese legato alle sue abitudini!

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2.369 abitanti, vocazione agricola, un castello d’antiche origini romane che oggi ospita il primo parco emotivo italiano: accompagnati da animatori i bambini possono andare alla scoperta delle fiabe e dei miti nordici.

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Così, quando laggiù a valle svolti a destra ed inizi la salita verso le montagne non è escluso che il percorso sia rallentato da trattori che trainano carri carichi di pomodori, di balle di grano, d’uva. Oppure da camper o torpedoni carichi di bambini e di scolaresche. Per tacere dei possibili trasporti eccezionali, Tir enormi con al traino motoscafi off-shore destinati alle onde degli oceani perché qui, in frazione Sariano, ad un paio di centinaia di chilometri dalla prima spiaggia  marina raggiungibile, esiste una delle principali fabbriche italiane di motoscafi off-shore. Se, quando passi per Sariano, ti ritrovi un Tir con annesso motoscafo in manovra tantovale fermarti a bordo strada e andar per viole nei campi che si estendono nella valle. O per papaveri. Dipende dal punto di sosta dell’auto.

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Pace, Musica, Colori, Poesia:

ArtInsieme supprimonti in Val Vezzeno

Sede Società Operaia di Mutuo Soccorso Gropparello

25 giugno 2010
Nella foto:
il libro, attore protagonista

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In altre parole. Cosa sarà mai la visione di un poeta, in una terra di gente fatta così?  22 presenti, nessuno stupore, intensa partecipazione. Nella sede della Società Operaia Mutuo Soccorso ospitata nella sala che fu già sede del cinema del paese. Nei tempi di quando ogni paese che si rispettasse aveva un piccolo Cinema Paradiso. Con le sue cigolanti sedie di legno e i film che arrivavano settimane e talvolta mesi dopo i passaggi nelle grandi città. Ma andava comunque bene, visto che ben pochi avevano i mezzi per scendere in pianura, per coprire la distanza e certo, se anche quei mezzi li avevano, non valeva la pena affrontare il viaggio solo per andare al cinema. Tanto presto o tardi quel film sarebbe arrivato anche qui.

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Poi, come tutti i piccoli Cinema Paradiso, il declino. La motorizzazione globale, l’alta velocità. Non si gira più pedalando di paese in paese. Come cantava Gianni Morandi si va a cento all’ora per andar da qualche bimba e magari portarla in qualche multisala, ultima fila per baciarla meglio.

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Chiuso e abbandonato il Cinema Paradiso di Gropparello. Chiuso e abbandonato il bar di fianco dove ancora svetta l’insegna con la scritta a caratteri cubitali “CAMPARI”. Fino a qualche anno fa, quando una rivitalizzata Società Operaia di Mutuo Soccorso ha deciso di trasformare almeno la sala del vecchio cinema in un salone per iniziative culturali e ricreative. Si balla il liscio, si fanno conferenze, per una volta si può anche far poesia. Per essere precisi, Pace, musica, colori e poesia.

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Pace, Musica, Colori, Poesia:

ArtInsieme supprimonti in Val Vezzeno

Sede Società Operaia di Mutuo Soccorso Gropparello

25 giugno 2010
Nella foto:
sulle pareti, i colori di Carmelo Sciascia

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

2 Risposte a “Tra i monti dell’appennino a Gropparello Pace musica colori poesia con Nino Benvenuti, folletti nordici, motoscafi off-shore”

  1. Non è un poeta chi non sa provare stupore anche di fronte al fatto più banale e più ordinario, non è un poeta chi vede come tutti vedono, chi non sa vedere oltre e altro.

    E poeta è anche chi fa provare stupore a chi lo legge e lo ascolta. E tu ci riesci sempre, Claudio.

    Milvia

  2. Non sono i numeri che contano, il numero piu alto che ho avuto era il numero di cartellino 802, sarà per  quello che mi piacciono i numeri bassi, ma dal sei in su però ahah. 
    Nel paese lassù tra i monti, vocazione agricola mi sono sentita a casa,
    mi piace il tuo modo di raccontare.
     Lucy da fb

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