Sogni dautore: Poesia? In linea ed in rima con Giustizia e Libertà

Corrado, non ancora sui cinquanta ma con i quaranta ormai alle spalle, operaio, sindacalista impegnato nel Consiglio di Fabbrica, una grande passione, la musica, il saxofono. “Non sei nato in casa Agnelli”, sono state le lapidarie parole, mi ha raccontato col magone in gola, con le quali il padre contadino in quei lontani anni settanta tarpò le ali ai sogni di studiare al conservatorio. Così, via a lavorare. Certo, da autodidatta Corrado le sue soddisfazioni se le è tolte, per qualche anno si è esibito con un gruppo di amici nei locali dell’Emilia ma alla fine o diventi professionista o qualcuno del gruppo finisce col mollare, gli impegni del vivere quotidiano prevalgono sulle passioni.

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Mano al portafogli, Corrado ha acquistato copia di “E’ severamente proibito servirsi della toilette”, il libro poetico pargol del cor. Naturalmente pagando. Perché i libri gli amici li devono pagare, altrimenti rischiano di finire a far polvere su qualche scaffale senza mai essere sfogliati.

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Tutto questo un mese fa. L’altro giorno ho rivisto Corrado: “sto prendendo appunti, mano a mano che leggo segno a fianco le mie osservazioni alle tue poesie”. S.Q.L.M., sono questi i lettori migliori.

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Intanto l’estate e le ferie hanno portato buone nuove nella dacia in riva all’azzurre acque del fiume Trebbia: ripreso (dopo quasi un anno) e finito il file di “Vietato attraversare i binari. Servirsi del sottopassaggio”, il secondo libro poetico pargol del cor che potrebbe vedere la luce entro Natale, editore permettendo. Per ora sono 85 facciate tra poesie, alcuni racconti in prosa poetica, paratesto d’accompagno, il tutto col filo conduttore del viaggio (tra spettri ed anime perse, in Garfagnana e comunque là dove porta il treno).

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Consegnato il tutto a Fausto Chiesa, per l’analisi critica e l’introduzione anche a questo secondo volume. Dopo il contributo critico al primo libro e la presenza garantita in tutte le dieci rap-presentazioni condotte tra 2005 e 2006 esponendo un’analisi poetica sempre più approfondita, Fausto se l’è meritato.

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Defilato, invece, Ivano Tagliaferri che, in effetti, con la poesia ha poco a che vedere: l’introduzione a “E’ severamente proibito …” aveva un significato più amicale e di condivisione di storie e vicende politiche che non letterarie. Eppoi Ivano ormai è diventato importante: col suo ultimo volume, a mezzo tra narrativa e ricerca storica, “Los Italianos”, dedicato alla guerra civile spagnola, ha meritato due pagine sul Venerdi della Repubblica, una consacrazione che lo eleva nell’Olimpo nazionale della scrittura.

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Non è più in linea, lui autore di successo, dotto professore conclamato, con la mia poetica dalla parte della gente comune, con le mie rime allineate al piccolo che è bello, con le mie strofe da petit chansonnier di umile sconosciuta periferia. In compenso a fine settembre, presenterà il suo libro sulla festa di Sinistra Unita a Piacenza e, a condurre la serata, naturalmente sarò io. Claudio (poeta) e Ivano (narratore di Storia). Un binomio di ferro.

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Poesia che fa rima con Giustizia e Libertà.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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