Bruciava tutto, lì
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Un capannone industriale scheletro di sé stesso
voragini nel soffitto aperte al cielo
frammenti di vetro resistenti isolati superstiti sui finestroni
detriti crollati ovunque imbiancano macchine utensili
ormai inservibili all’attività qualunque fosse stata
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Cautela, attenzione, mitigate dall’essere veterano,
veterano combattente, supremo esperto di scontri e agguati
ma che può mai l’esperienza quando in un istante
un sibilo piove dall’alto e inonda il mondo
e rimane solo polvere, null’altro,
nemmeno frammenti di carne per le lacrime di chi rimane
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Così si muore,
così si muore da veterano e da appena arrivato,
da soldato e da rifugiato,
da volontario e da coscritto,
così si muore perché eri lì
nemmeno perché chiamato,
nemmeno perché mirato,
solo perché eri lì
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[ “Nassiriya, 12 novembre 2003”, www.hwtweakers.net/article-topic-6.html ]