Dorme il vento
in cespugli di sangue
fruscianti
dolce un canto
di malinconia
sulle trecce sciolte
della terra
che s’è data
a un bacio violento di sole
inebriante di rose incarnate
vago di promesse
sul labbro dischiuso
dei frutti maturi.
Caligine ambigua di sensi
vanisce
e una luce diffusa
di trasparenze che sanno
ritaglia il profilo
dei tetti
sotto un cielo sereno.
Odore forte
di tutte le cose disfatte.
Una stilla di lagrima
freme
in nere pupille di grappoli