Sei tutto quello che non ho,
nulla rosa dorato, capriccio
del paradiso, che il mio sguardo,
il mio sangue, il mio respiro perduto,
riconduci alla dovuta sofferenza,
destino rinnegato, croce fulgida
dei mio mite calvario quotidiano.
Sei tutto ciò che non chiedo
alla sorte troppo grata,
perché avendoti, ti perderei;
ti metterei in un cantuccio
dopo qualche giorno che il tuo cuore
fosse caduto nelle mie tasche.
Solo finché sei lontana,
solo finché non ci sei
posso inseguirti latrando
come un cane il suo osso
che gli spezzerà i denti.
E non seppellirti nel cortile
per ricordarmi di te
il giorno che avrò fame.
Bellissimo poema, bellissima descrizione di un sentimento