Venivi da un altro Altrove,
il paese del mare del sole,
mandolini d'accompagno alle sere,
venivi quassù, all'ombra dei monti.
Ricordi: casuale incontro sulla 45,
al numero 39 del paese di transito,
di fronte alla Sosta, da Valentino,
pochi giorni per conoscerci colleghi.
Parole nella breve pausa dal lavoro
piena identità di vedute
siamo serventi di bisogni sociali,
di salute delle genti.
Maestoso l’incedere del tuo camminare
sul ciottolato della piazza
con il vento a giocare col movimento
della gonna bianca coi fiori rossi.
Quel giorno, guardando i miei occhi,
decisa hai detto “io parto”,
“ho il biglietto, ma se vuoi resto”,
ma io vivevo altro presente, altro futuro.
Era l’ultimo incontro, gli ultimi sorrisi,
la luce riflessa dei fanali rossi
dell’ultima carrozza del treno
destino il ritorno al tuo Altrove.
Ed ora, ora qui tra i monti,
nessuno ricorda il tuo nome
ma ancora si racconta del sole,
dei tuoi occhi doveilmareluccica.
Nell’immagine d’accompagno: doveilmareluccica, olio su tela di Lilliana Comes