“Quattro sberle benedette”, romanzo di Andrea Vitali, Garzanti editore

Clima pesante in caserma a Bellano. Il maresciallo è tutto preso dalla prossima nascita del primogenito con tutto il nervosismo del caso nel caso si tratti di primogenita e naturalmente c’è chi garantisce l’una e chi la sa lunga e mette la mano sul fuoco per il primo. Come sale e pepe di condimento ecco il brigadiere Efisio Mannu, sardo, che vede come fumo negli occhi l’appuntato Misfatti e cerca ogni pretesto per rendergli difficili le ore di servizio. Ma non basta: su tutto questo s’inserisce la lettera anonima che in versi denuncia non si sa bene chi di frequentazione della casa chiusa di Lecco. Insomma, i consueti intrecci goderecci in quel di Bellano, ridente paesino affacciato sul Lario. L’ennesima storia che esce dalla fantasia di Vitali con la consueta ‘struttura’ ma niente da fare, impossibile non lasciarsi trascinare tra un sorriso, un altro, una complicità, una partecipazione e alla fine una sorpresa perchè nulla è come può sembrare e ciò che è dileggio può essere verità di tutta serietà. Insomma, l’ennesima vicenda che trascina, che scorre leggera e coinvolgente come una bibita dissetante nel caldo residuo di questo inizio d’autunno.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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