“Quasi trent’anni di attività per Edizioni Pontegobbo”, l’intervista a Daniela Gentili di Paola Torretta dal suo blog (con in premessa i miei due libri editi con la Pontegobbo e il rapporto con Bruna Boccaccia, fondatrice della casa editrice)

Daniela Gentili, titolare delle edizioni Pontegobbo dal 2011

LA PREMESSA DI ARZYNCAMPO (CLAUDIO ARZANI)

(ndr) Con edizioni Pontegobbo ho pubblicato due libri, uno sul problema nucleare (“Il soffio del vento” dedicato in primo luogo all’incidente nella centrale di Chernobyl nel 1986), il secondo sul tema del lavoro (“Nelle fauci degl’Agnelli”, esperienza di formazione prima e lavoro poi con l’Impero Fiat negli anni ’80, gli anni della sconfitta sindacale e dei licenziamenti). Per quanto al primo ho avuto il piacere di confrontarmi con l’allora fondatrice delle edizioni Pontegobbo, Bruna Boccaccia (che purtroppo ci ha lasciati poco più di un anno fa). Aveva dichiarato interesse per il testo ricevuto a titolo di proposta di pubblicazione, testo che, dopo alcuni buoni riconoscimenti in premi letterari aveva però già ottenuto tre dinieghi da casa editrici nazionali. Bruna dunque proponeva un incontro in un bar a Bobbio dove sono andato col cuore in gola. Avevo già pubblicato tre libri, un saggio sulle droghe e due raccolte poetiche, sempre pagandone la stampa all’editore-tipografo (La Nazionale editrice e Vicolo del Pavone di Piacenza, in tutti i casi con stampa di 300 copie). La signora che dunque incontrai nella Bobbio di San Colombano e del ponte gobbo, aveva i capelli bianchi e un sorriso dolce. Dichiarò l’interesse alla pubblicazione salvo darmi indicazioni sulle modifiche correttive e sulle integrazioni che riteneva opportune. Il racconto in realtà si limitava a quel 1° maggio 1986 quando la nube radioattiva da Chernobyl è arrivata nel cielo della nostra pianura padana ed io, ignaro del fatto, casualmente mi trovavo a due passi dalla centrale nucleare di Caorso. Bruna suggerì di integrarlo con un confronto appunto con le vicende della centrale caorsana, in pratica da brava ex insegnante mi ha “preso per mano” e così lentamente grazie a lei il libro è cresciuto diventando riferimento per un momento storico della nostra vita e della nostra civiltà sia pure con prevalenza di una ridotta ottica limitata al mio ambito territoriale. Pubblicare l’intervista con protagonista la figlia Daniela (con la quale ho poi avuto il confronto che portò alla pubblicazione del secondo libro) mi sembra pertanto un dovuto omaggio alla professoressa Bruna Boccaccia che, esaurita l’esperienza scolastica, ha saputo inventarsi editrice realizzando la “Pontegobbo edizioni”, una realtà indipendente a dimensione locale che tuttavia nel tempo ha saputo crearsi una credibilità ed uno spazio ultra regionale e di fatto nazionale. Dunque, buona lettura dell’incontro da parte di Paola Torretta (clicca qui per collegarti col suo blog) con Daniela Gentili ricordando comunque che i miei libri e in particolare appunto “Il soffio del vento – Da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo” sono sempre disponibili o comunque possono essere richiesti presso le librerie Fahrenheit di via Legnano e Internazionale Romagnosi oltreché nei siti letterari di vendita online.

Quasi trent’anni di attività per Edizioni Pontegobbo. L’intervista a Daniela Gentili a cura di Paola Torretta

A volte erroneamente penso di dover andare lontano per scoprire delle cose belle che riguardano i libri e non mi rendo conto che vicino a me esistono delle realtà interessanti a tal punto da definire eroiche. Nel mese di agosto sono stata invitata a “La settimana della Letteratura” a Bobbio per presentare il libro di Elena Salem Storia segreta di Angelica Li edito da Delos Digital. L’evento, che si tiene dal 2010, è organizzato dalla Casa Editrice Pontegobbo in collaborazione con il comune di Bobbio ed è sostenuto da partenrs importanti come la Nordmeccanica Group e la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Grazie a questo incontro ho conosciuto Daniela Gentili che è oggi la titolare delle Edizioni Pontegobbo. Le Edizioni Pontegobbo portano il nome del ponte che si trova a Bobbio, un bellissimo borgo della provincia di Piacenza, diventato felicemente famoso per il festival del cinema fondato da Marco Bellocchio, festival  che ogni anno in agosto attira registi e attori nazionali e internazionali.

Bobbio, Ponte Vecchio o Ponte Gobbo anche detto Ponte del Diavolo

Chiedo subito a Daniela di tracciarmi un profilo di Bruna Boccaccia, la fondatrice delle Edizioni Pontegobbo, evidenziando quali siano stati i motivi che l’hanno spinta a realizzare questa impresa.

Mia mamma Bruna è l’ideatrice e fondatrice delle Edizioni Pontegobbo, piccola ma avviata casa editrice in attività da quasi tre decenni. Nel 2024, infatti, festeggeremo un importante traguardo: 30 anni di attività! Mia mamma, che purtroppo è mancata prematuramente un anno fa, era insegnante di lettere, giornalista pubblicista e curava l’apparato didattico per testi della Bruno Mondadori. Il mondo dell’editoria l’ha da sempre affascinata e così, potendo andare in pensione ancora giovane e archiviata la carriera scolastica, ha deciso coraggiosamente di avviare una casa editrice tutta sua. Il nome e il logo che ha scelto sono identificativi del luogo dove è nata. Bobbio, città d’arte, è uno dei Borghi più belli d’Italia perché ha sempre sentito molto forte il legame con il territorio. La prima collana editoriale è stata infatti “Itinerari di Natura e d’Arte”, dedicata alle bellezze delle vallate piacentine e non solo. Si tratta di guide, complete dal punto divista geologico, architettonico e storico, corredate da numerose foto a colori,mappe e cartine e dagli itinerari escursionistici. L’intento è quello di valorizzare e far conoscere la geografia del vicino, perché spesso siamo spinti a visitare luoghi lontani e invece conosciamo poco le realtà locali, altrettanto ricche di bellezze e fascino. Io all’epoca, nel 1994, studiavo ancora (ho fatto studi classici), ma essendo fin da piccola amante della lettura e dei libri  l’ho seguita con entusiasmo in questa sua attività imprenditoriale, affiancandola spesso, ad esempio alle mostre librarie, leggendo e valutando insieme le proposte che man mano arrivavano. Infatti, nel giro di poco tempo, hanno cominciato ad arrivare proposte di narrativa e saggistica e da lì sono nate le altre collane. Inizialmente mi sono occupata della grafica delle nostre pubblicazioni e delle pubbliche relazioni (contatti con gli autori, distributori e presentazioni di libri). Poi ho ampliato la mia attività sempre di più fino ad arrivare ad assumerne la titolarità nel 2001, ben ventidue anni fa.

Daniela Gentili e la mamma, Bruna Boccaccia, fondatrice delle edizioni Pontegobbo

La scelta di avere uno staff completamente femminile è una scelta precisa o una casualità?

Forse inizialmente è stata una casualità, ma poi è diventata una scelta vera e propria. Avere uno staff al femminile è un valore aggiunto. Oltre a me e mia mamma negli anni abbiamo avuto preziose collaboratrici: Elisabetta, Chiara e Valeria; queste ultime due sono ancora oggi con noi.

Quali sono le collane che le Edizioni Pontegobbo pubblicano?

La produzione è varia. Come dicevamo, la prima collana nata èstata “Itinerari di Natura e d’Arte”, cui hanno fatto seguito gli “Itinerari narrativi”. Poi è nata la collana “I girasoli” sulla storia del Novecento, “Tinte forti” raccoglie gialli e noir, “Sport e dintorni”, “Vite celebri… e non” che raccoglie biografie e l’ultima nata “I viaggiatori”, in cui rientrano reportages di viaggi.

Oggi possiamo affermare che le Edizioni Pontegobbo sono cresciute e sono diventate una realtà nazionale. Come è avvenuto questo processo e quali difficoltà hai dovuto e devi affrontare?

Ad oggi, con oltre 200 titoli pubblicati, la nostra casa editrice è l’unica casa editrice piacentina che ha la distribuzione nazionale e all’estero. E’ questo che ci ha reso una realtà non soltanto locale; avere un distributore su tutto il territorio (prima avevamo quelli regionali, ma non coprivamo tutte le regioni) è un traguardo e un passaggio fondamentale per uscire dalla provincia. Il distributore ti cerca quando i libri pubblicati sono di qualità e vengono richiesti, sono vendibili. Purtroppo devo anche dire che le percentuali richieste (e qui mi allaccio alle difficoltà alle quali fai riferimento) sono davvero altissime e se si considerano le spedizioni e i diritti da versare agli autori poco o niente resta all’editore. Però, come ho detto, avere una distribuzione nazionale e internazionale è un traguardo importante. Per avere margini di guadagno dobbiamo puntare su altro, come le vendite dei libri alle presentazioni e quindi è indispensabile organizzarne tante, anche per rendere il titolo pubblicato più conosciuto, oppure vendere on line direttamente sul nostro sito che ha l’ecommerce. Voglio sottolineare che noi siamo editori puri, non tipografi o librai che pubblicano anche libri e, cosa molto importante, noi investiamo sulle opere in cui crediamo in termini di lavoro e risorse economiche, non chiediamo infatti alcun contributo agli autori per la pubblicazione e non obblighiamo all’acquisto di copie, come invece molti fanno. Questo però richiede un investimento notevole con anche un margine di rischio.  Altre difficoltà non mancano: non c’è ad esempio una politica di sostegno all’editoria da parte del governo o delle regioni in molti sensi, come ad esempio fornire incentivi alla partecipazione alle fiere librarie (da sempre molto costose). Inoltre non c’è una tariffa agevolata sulle spedizioni (c’era circa quindici anni fa, poi inspiegabilmente è stata tolta). Inoltre le grandi catene di librerie sono poco attente alle realtà minori, un’attenzione che invece riservano le librerie indipendenti, che però ormai stanno diventando una rarità, perché schiacciate dalla massificazione e spesso chiudono. Invece sono presidi culturali indispensabili. Voglio aggiungere, con una punta di orgoglio, che grazie al nostro distributore per l’estero, Casalini libri di Fiesole, che ci segue da tanti anni, alcune nostre pubblicazioni sono presenti nelle biblioteche e negli atenei più prestigiosi: New York University, Columbia, Harvard, Berkeley, solo per citarne alcuni.

Il logo della casa editrice attualmente con sede a Modena

Quali sono le sfide del prossimo futuro?

Le sfide sono puntare, come sempre, sulla qualità più che sulla quantità delle pubblicazioni e seguirle poi nel loro percorso, perché il viaggio di un libro non termina una volta che è stato pubblicato, quello è solo l’inizio. Come dicevo occorre organizzare varie presentazioni, reading, partecipare con le nostre novità alle mostre librarie. Ad esempio, sono contenta di partecipare quest’anno alla prima edizione del festival “Alta Voce” Teaser Edition Piacenza, il 21 e 22 ottobre organizzato dalla Cooperativa Infrangibile, festival che vuole dare voce e spazio all’editoria indipendente. Un’altra sfida, in cui credo molto, è continuare a organizzare “La Settimana della Letteratura” in estate a Bobbio, un festival letterario che nel 2024 giungerà alla IV edizione, aggiungendo ogni anno qualcosa, creando eventi e proposte di qualità che richiamino un pubblico sempre più numeroso.

Ringrazio Daniela per la sua cortese disponibilità. Continuerò a seguire il lavoro delle Edizioni Pontegobbo con grande interesse.

Alla prossima lettura

Paola

La prossima occasione di incontro con la Pontegobbo edizioni, 21 e 22 ottobre alla Cooperativa Popolare Infrangibile 1946, in via Alessandria 16 a Piacenza

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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