Presidio domattina per una Sanità provinciale condivisa tra rete ospedaliera e sviluppo del territorio

Mobilitazione a Piacenza in difesa della sanità pubblica

Negli ultimi 10 anni la Sanità Pubblica ha subito tagli di 37 miliardi di euro. Rispetto agli altri paesi europei il finanziamento pubblico è sceso nel 2022 al 6% del PIL, quando in Europa la media è di circa l’ 8-9%.

Sono stati chiusi 111 Ospedali e 113 Pronto Soccorso. Rispetto al 2013 sono 37.000 i posti letto in meno e 29.000 in meno gli addetti fra medici, infermieri, personale tecnico e operatori socio-sanitari.

La sanità privata convenzionata e non, prolifera ed aumenta a dismisura i profitti, a discapito della Sanità Pubblica che, invece, sta morendo lentamente.

LA SALUTE E’ UN DIRITTO E NON UNA MERCE –  occorre invertire la rotta

Come insieme vario ed eterogeneo di comitati, sindacati, associazioni e cittadini che vogliono la sopravvivenza del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico universalistico, solidale secondo l’Articolo 32 della Costituzione, chiediamo più finanziamenti per la sanità pubblica e riforme che recuperino lo spirito originario della legge 833/1978 smantellata negli anni, adeguandola all’attuale contesto sociale.

Riteniamo che la discussione sul Nuovo Ospedale di Piacenza (la cui realizzazione, se ci saranno le risorse, non è prevista in meno di 10-12 anni) non debba togliere risorse per il funzionamento di tutti i servizi ospedalieri e territoriali della provincia su cui invece occorre investire, e subito, in risorse economiche ed umane per rispondere alle criticità da più parti riscontrate.

A Piacenza è urgente RIPROGETTARE  il Piano socio sanitario del 2017 e questo va fatto avviando un percorso partecipato con  cittadinanza, personale della sanità e le diverse associazioni di rappresentanza per cercare soluzioni condivise.  

  1. Chiediamo un piano di investimenti, anche in organico, per la salvaguardia ed il potenziamento della rete ospedaliera provinciale ripristinando quei servizi (a Fiorenzuola, Castel San Giovanni) che in questi anni sono stati depotenziati e/o cancellati, compresa la riapertura dei Pronto Soccorso H24. Chiediamo impegni su Bobbio che rendano evidente quel potenziamento promesso, ma che ancora non si vede, nel passaggio da OsCo a Ospedale di Montagna. 

Chiediamo un modello di sanità provinciale che garantisca il rispetto dei tempi di attesa per visite, esami e ricoveri (LEA), che riduca i disagi dovuti ai lunghi spostamenti e che eviti un ormai problematico sovraccarico di lavoro sull’ospedale del capoluogo (al quale va riconosciuta e potenziata la risposta specialistica)

  • Chiediamo che vengano realizzati, nello spirito del DM 77, gli obiettivi della medicina territoriale nei vari distretti della provincia (Case di Comunità), non solo dal punto di vista strutturale, ma anche nelle funzioni che lo stesso piano sociosanitario regionale del 2016 aveva previsto.

Case di Comunità come punti di riferimento per la popolazione, con adeguata attrezzatura diagnostica, consultori, ginecologici e per le malattie mentali, pediatria, reti di assistenza domiciliare potenziate dalla figura dell’infermiere di comunità, Una organizzazione di supporto al cittadino per l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari della provincia, rilanciando così il sistema della prevenzione, cura e riabilitazione.

Una organizzazione territoriale anche a supporto dei Centri di Assistenza ed Urgenza – CAU) indicati recentemente dalla regione come punti di riferimento per la presa in carico degli interventi di emergenza in codice bianco e verde e che possono trovare nelle Case di Comunità quel supporto logistico, professionale e di dotazioni necessarie allo svolgimento delle loro funzioni..

L’obiettivo che proponiamo è una risposta sanitaria integrata tra Case di Comunità,  Medicina Territoriale e rete ospedaliera provinciale che garantisca una adeguata presa in carico/cura  della persona organizzando al meglio le procedure d’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari della provincia.

Serve una riorganizzazione chiara e condivisa e risorse per aumentare gli organici di tutti i profili professionali medico, infermieristico, sanitario, tecnico  che operano all’interno del sistema socio – sanitario.

Per queste ragioni, è convocato un Presidio :

 26 luglio 2023, dalle ore 10 alle ore 12 –  in Piazzetta San Francesco – Portici Inps

Lino Anelli (350 1967317  [email protected]) è il referente del Coordinamento piacentino salute e medicina territoriale al quale aderiscono finora Medicina Democratica, Emergency, CGIL e ARCI.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.