Piacenza: poesie contro la violenza sulle donne oggi in Biblioteca

La raccolta poetica realizzata da Qudulibri con i poeti dell’iniziativa bolognese 2012

Dai labirinti della violenza alle zagare dell’amore, poesia per il cambiamento” è il titolo dell’iniziativa che si terrà giovedi 21 novembre, dalle 17 alle 19, presso la Biblioteca dei ragazzi Giana Anguissola di vicolo San Pietro a Piacenza, in preparazione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne” organizzata per il lunedi 25.
 
Letture di poesie con protagoniste le poetesse di 100 Thousand Poets for Change gruppo di Bologna, Serenella Gatti Linares, Giovanna Gentilini, Marina Mazzolani, Pina Piccolo, Meth Sambiase e Mirella Santamato integrate dai piacentini Barbara Petruzzi e Claudio Arzani.

 
100 Thousand Poets for Change è un movimento internazionale promosso via internet da due poeti californiani, Michael Rothenberg e Terri Carrion. L’iniziativa, partendo dalla città di Guerneville, in California, è dilagata in tutto il mondo.  Avviata nel 2011 con una “chiamata all’azione” su facebook, 100 Thousand Poets for Change sta oggi letteralmente scuotendo le coscienze nel mondo. Lo scorso 28 settembre poeti ed artisti di varie discipline hanno proposto iniziative di sensibilizzazione in oltre 600 città in un centinaio di Paesi.
 
Il gruppo di Bologna in particolare a settembre ha organizzato una grande tre giorni di poesia in diversi luoghi del capoluogo regionale occupando strade, piazze, giardini, biblioteche e librerie, una seconda edizione dopo quella del 2012 che, a sua volta, ha prodotto una raccolta delle poesie lette da oltre 129 poeti e stampata da Qudulibri di Bologna.
 
Dal canto suo Arzani, collegato con Albeggi editore di Roma, è invece tra i 27 poeti protagonisti dell’antologia pubblicata a settembre e distribuita nella Capitale alle Istituzioni in particolare parlamentari.
 
Per concludere, in coda alla serata, brevissima presentazione della raccolta ‘100 Thousand poets for change-Bologna Primo Movimento’ con le poesie lette da 129 poeti a Bologna nel settembre 2012. Verrà presentato anche il Progetto Landai, curato dal Gruppo Gimbutas (i landai sono una forma poetica elaborata in Afghanistan dalle donne per denunciare gli abusi contro di loro e in questo progetto i versi sono stati adattati al contesto italiano).
 
In breve qualche notizia sulle protagoniste della serata.
 
Serenella Gatti Linares di Bologna ha creato il ‘Progetto Patchwork: una rete di Poesia delle Donne’. Al suo attivo un romanzo con Gazebo di Firenze.
 
Marina Mazzolani è attrice, regista, direttore artistico del Festival DDT (“DDT Diversi Teatri della Diversità/Diversi Dirompenti Teatri”) giunto ormai alla sua quarta edizione a Imola.  ‘Pensieri di femmina autoctona’ è la sua prima poesia scelta per essere pubblicata.
 
Pina Piccolo di Imola è traduttrice e operatrice culturale italo-americana. Scrive saggi e poesie legati a tematiche quali migrazione, razzismo, politica internazionale, diritti umani e ambiente.
 
Meth è Simonetta Sambiase con diversi libri di poesia pubblicati. Nel 2011 ha vinto il Woman in Art sezione poesia.
 
Mirella Santamato, scrittrice, poetessa, giornalista, oltre a diverse pubblicazioni di poesie e alla collaborazione con alcuni settimanali e mensili a diffusione nazionale vanta la partecipazione a vari programmi Rai e Mediaset. Tiene conferenze ed incontri in tutta Italia.
 
Claudio Arzani, piacentino, autore di libri di racconti in versi e in prosa con particolare attenzione ai temi della negazione della guerra, della giustizia sociale, dell’ambiente ma anche dell’attenzione ai sentimenti.
 
Barbara Petruzzi, piacentina, animatrice, sua l’iniziativa per portare nella nostra città l’esperienza bolognese di poesia per il cambiamento.
 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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