I versi di Ungaretti, Saba, Montale sono risuonati per tutta la sera in via Pace. Proprio lì infatti, al civico 5, ha aperto i battenti il nuovo Piccolo museo della poesia “Incolmabili fenditure” nato dall’omonima associazione e dall’infaticabile Massimo Silvotti: anche lui, l’altra sera, ha deciso di aprire le porte della sua realtà museale in concomitanza con la Notte dei musei. Anzi, ha fatto di più: l’inaugurazione del museo è stata proprio nella serata in cui si è svolta l’iniziativa alla presenza del sindaco Paolo Dosi e di alcuni rappresentanti della giunta comunale.
Per celebrare questa realtà neonata nel panorama museale cittadino l’associazione “Incolmabili fenditure” ha ben pensato di organizzare una serie di letture pubbliche che hanno visto alternarsi nella piazzetta adiacente al museo il poeta Guido Oldani, il direttore della rivista Kamen Amedeo Anelli, il direttore del Centro di poesia contemporanea dell’università di Bologna Valerio Grutt e lo stesso Silvotti: a loro è spettato il compito di intrattenere i piacentini con le parole e i versi dei grandi poeti del Novecento, ma anche di illustrare lo spirito con cui il Piccolo museo della poesia è nato a Piacenza.
La cittadinanza da parte sua ha mostrato di apprezzare questa novità: tantissimi infatti sono stati i visitatori che per tutto il pomeriggio si sono susseguiti nei locali di via Pace con grande soddisfazione di Silvotti.
«Evidentemente Piacenza apprezza la poesia – ha dichiarato il direttore del museo – e noi ne siamo solo felici, dato che questo museo rappresenta una realtà unica non solo in Italia, ma anche in Europa, e si distingue dalle Case della poesia presenti nel Paese. Il nostro obiettivo comunque è quello di organizzare diverse iniziative per sensibilizzare ulteriormente la popolazione: attualmente sono in mostra i miei quadri, ma l’idea è quella di coinvolgere anche dei poeti del territorio e non solo».
Nel frattempo comunque il museo resta aperto dal mercoledì al sabato in orario continuato dalle 11 alle 19.