Piacenza: “Bar S.Rita in fondo allo Stradone”, venerdi rap-presentazione poetica di Claudio Arzani

Poesie di Claudio Arzani, lettora Dalila Ciavattini, ballate popolari di Francesco Bonomini, sassi dipinti e poesie di Carla Delmiglio. Al (Nuovo) Bar Santa Rita, in fondo allo Stradone Farnese

Piacenza Poesia – Poeti all’ultimo km della via Emilia“, 292 pagine volute da Scritture edizioni per volontà di Eugenio Gazzola, ospita una decina di pagine per ciascuno dei 20 poeti accomunati dalla piacentinità selezionati dall’editore. Con l’accompagno di opere di altrettanti pittori. L’antologia, prima nel suo genere, presenta, come precisa l’editore nell’introduzione, “la poesia che si fa e si è fatta in anni recenti nel Piacentino“. Claudio Arzani, nato a Fiorenzuola d’Arda nel 1954, a Piacenza da due anni dopo, già autore di due raccolte poetiche, presente in diverse antologie nazionali, è il primo tra i selezionati. Ovviamente per fatto anagrafico con quel cognome che coincide con la prima lettera dell’alfabeto mentre, per quanto al merito, ciascuno lo potrà valutare ascoltando le sue liriche (alcune lette da Dalila Ciavattini) venerdi 12 dicembre. Naturalmente al “Bar Santa Rita in fondo allo Stradone” ovvero la poesia pubblicata a pagina 17 di “Piacenza Poesia
Non è facile trovare le parole per parlare di Francesco Bonomini: va ascoltato e bisogna dire che quando ha accompagnato le rap-presentazioni poetiche di Claudio la serata è sempre stata un piano sopra a tutte. Suona l’organetto diatonico ovvero una fisarmonica a due note, uno strumento tipico del nord europa. Ed è dalla Scozia, dal Galles, da OltrilMar insomma che ci porta e propone ballate popolari di grande emozione. Senza magari negarci il folk delle nostre terre, musiche tradizionali venete o mazurke napoletane: dipende dalle poesie e da quale musica le poesie ispirano Francesco. Lo si scoprirà venerdi al Nuovo Bar Santa Rita, in fondo allo Stradone Farnese, a Piacenza. 
Carla passa l’estate (ma non solo) nella sua casa a Confiente, dove le acque dell’Aveto confluiscono nel Trebbia. Lì dipinge i sassi che trova e che l’ispirano e lentamente nasce un piccolo zoo fatto di lumachine, gufi, pesci, cavalli, gatti, balene, principi ranocchi (come nella fotografia) per la gioia dei bambini che scendono alla spiaggia e lì li ammirano, giocano, si divertono e qualcuno li porta anche via, a casa. Ma non solo. Carla scrive anche poesie, le pubblica, le legge, le condivide. E ancora ma non solo. Carla la si trova anche in internet: oltre all’immancabile pagina in facebook ecco il suo blog, naturalmente “Cuore di sasso” (clicca per collegarti) dove possono essere ammirate (e magari condivise) le immagini di tantissimi dei suoi animali con i racconti di come sono nati. Infine: venerdi 12 Carla sarà al Nuovo Bar Santa Rita, in fondo allo Stradone, con i suoi animalsassi in esposizione e qualcuna delle sue poesie.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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