Partito Democratico: si accelera a Piacenza come altrove il processo di abbandono dell’ideale socialista

Stamattina apro il giornale e leggo che sabato Pier Luigi Bersani, ieri esponente del P.C.I. e oggi ministro prodiano, ha fatto un salto benaugurante alla riunione dei moderati cattolici “lettiani” piacentini impegnati con le prossime elezioni del leader del Partito Democratico. Nella stessa giornata altri autorevoli esponenti dell’area ortodossa del vecchio P.C.I. come Paola Gazzolo, Gaetano Bonetti, Giulia Piroli, Mario Magnelli, a loro volta hanno illustrato le ragioni del sostegno a Walter Veltroni che, come noto, oggi dichiara che “comunista non l’è mai stato” e, da domani, nemmeno sarà più socialista e tanto meno dunque di sinistra.

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Mi domando: ma tutti quelli che a questi signori hanno creduto e seguito?

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Sarà un caso del destino ma proprio oggi mi è capitato di leggere un romanzo di Goliarda Sapienza e a pagina 104 trovare un passaggio (che riconosco inclemente ed ingeneroso) ma che mi par dedicabile ai signori loro.

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… Fuori (dal carcere, ndr), dopo decenni di incitamenti fondati sull’astrazione d’essere liberi, distruggere le classi, sul diritto di tutti ad avere tutto, non sono ora proprio loro – i divulgatori imprudenti di queste idee – a isolare, carcerare e a spingere al suicidio i pochi discepoli che le loro idee hanno trovato? Al primo ammonimento, alla prima minaccia di togliergli la pagnotta, si sono ritirati rinnegando ogni parola, ogni incitamento portato avanti per anni forse solo per il gusto di credersi rivoluzionari.

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E viene anche il dubbio che questi professori dell’utopia parlavano convinti, nella loro misantropia, di non essere ascoltati dalla folla che, si sa, per loro non era che folla bruta. Ora, pentiti per quello che considerano un errore di giovinezza, fanno ammenda negando tutto: “Eravamo in un’aula d’università, bambini! Non nel reale! La realtà è un’altra, non scherziamo!” Ma il seme è stato buttato molto prima dell’avvento di voi piccoli trasformisti da circo. Può stentare ad aprirsi un varco fra strati di foglie secche ma col tempo pianta le radici.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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