“Particelle bianche, impalpabili, invisibili, provenienti dai cieli dell'est“, racconto riemergente dal disastro nucleare





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Stanno sicuramente girando a pieno regime. Le rotative. Per arrivare in tempo, forse col fiato in gola, a giovedi 26 novembre, ore 18.30. Al Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna, in piazza I Maggio, in pieno centro cittadino a Pescara, due passi dalla riva del mare. Al Festival delle letterature dell’Abruzzo, 7^ edizione,  salirà sul palco Massimo Avenali per presentare l’antologia appunto fresca di stampa per i tipi della Noubs edizioni. “Limiti acque sicure”, 22 racconti per altrettanti autori e, tra questi, “Particelle bianche, impalpabili, invisibili, provenienti dai cieli dell’est”. Scritto ad inizio 2005 su invito dei webmaster di un sito, www.ozoz.it, da allora ibernato nei meandri del web, visibile a non più di venti naviganti. Massimo ci ha creduto, mi ha proposto di seguirlo alla ricerca di un nuovo editore ed ora finalmente quel racconto vedrà la luce. Modificato. Perdendo parte del suo significato per adattarsi alle regole fissate dall’editore. Che paga e investe per cui ha sempre ragione. Con rammarico, da parte mia. Ma intanto il racconto non resta relegato nel cassetto segreto del web e, un giorno, se così il destino e la mia forza di volontà vorranno, recupererò le parti omesse ed il pieno significato originale. Che comunque nella sostanza, anche edulcorato, resta: badi l’uomo se, nella rincorsa a bisogni consumistici senza limiti, ha l’arroganza di sfidare la natura, di dilettarsi con il drago ingovernabile dell’energia nucleare, Chernobyl docet. Non sarà facile, per me, andare a Pescara, oltre 5 ore di viaggio lungo la ferrovia, dalla verde pianura dove s’erge il cilindro argenteo della centrale nucleare di Caorso fino ad un lungo tratto di costa adriatica ad ammirare l’azzurro mare. Azzurro. Semprechè, naturalmente, non affondi qualche petroliera tingendo l’acque d’oleosa melma nerastra. Con tanti saluti all’azzurro e al limite acque sicure.

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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