La volta di Graziano Gessi, piacentino, nato nel 1963, attualmente – come gli piace definirsi – “un uomo in ferie a tempo indeterminato” dopo una vita di lavoro. Mercoledì 6 marzo Graziano è intervenuto in via Roma al 163 appunto alla serata dei “mercoledì coi grilli per la testa” proponendo le poesie contenute nella raccolta “Parole dell’Anima“, Segui le tue parole editrice, 2023. Particolari in evidenza: si tratta della sua prima pubblicazione e l’intervento del 6 marzo é una delle primissime occasioni nelle quali si è presentato al mondo esterno in quanto poeta. Un dettaglio non da poco: va osservato che, presente nel web, lo è sì, in facebook, ma con il nominativo “(burbero) Gessi“. Carattere introverso, una vita di lavoro come artigiano, tecnico operaio specializzato (negli ultimi anni impegnato con una ditta agente nella gestione caldaie del nostro ospedale), chi mai poteva sospettarne la vena poetica? E invece eccolo presentare 61 liriche “frutto, come racconta lui stesso, di oltre quaranta anni di sentimenti ed emozioni“.
Divise in due parti: la prima che copre l’arco temporale dal 1980 al 1999 fatta di solitudine, di amori iniziati e di amori finiti, delle traversie della vita di un’Anima tormentata e ribelle, un’Anima triste e sola che, come dice, “si perde nel buio più profondo“. Così fino al nuovo millennio, vero e proprio spartiacque che porta fino alla seconda fase, dal 2000 all’oggi, dove quell’Anima tormentata si fa “Anima nuova, pacata, assertiva, un’Anima che ha visto la luce e ritrovato la strada“. Complice il sorriso che “lei” offre allo sguardo di Graziano e alla fine lui come racconta “vidi la luce / il buio scomparve / mi innamorai di te“. Poesie dunque che rappresentano ricordi di vissuto, di sperato, di amato, di delusioni, illusioni, paure, poesie che mercoledì 6 marzo hanno saputo parlare all’anima del numeroso pubblico presente raccogliendone condivisione e applausi. Con una chicca finale: la lettura insieme al drammaturgo dialettale Giorgio Tosi di “No More War“, Non più guerra, un racconto in prosa capace di proporsi in veste poetica. Un’ultima considerazione: penso di poter affermare che Graziano stia recuperando fiducia nelle sue opere e nella gradevolezza del suo proporsi pubblicamente. Oggi, da qualche tempo, nella sua pagina in facebook non leggiamo più “burbero” Gessi ma ‘Graziano Gessi, Poeta’. Un salto di qualità, di convinzione che piace pensare sia in piccola parte frutto anche della serata del 6 marzo in via Roma al 163. Continua così lungo il tuo sentiero in versi, amico poeta Graziano.