“Novità letterarie da InfiniteStorie.it (31/13) con immagini da Modena, festival della filosofia, di Giorgio Picchioni

 

Modena, Festivalfilosofia 2013 – Omaggio a Elvis (foto di Giorgio Picchioni)

Per tutti

* Voglio solo ammazzarti * di Stefano Piedimonte (Ed. Guanda, pp. 256, euro 16,00). Nel carcere napoletano di Poggioreale, anche detto Poggi-Poggi, c’è un boss della camorra con una passione smodata per il Grande Fratello. È lo Zio, ed è finito in cella perché qualcuno l’ha venduto alla polizia. Lo Zio cerca vendetta, ma per averla fino in fondo non può delegarla a qualche bravo guaglione: deve riuscire a evadere. Ad aiutarlo provvede un genio dell’informatica, un ex fruttivendolo stabilmente inserito nel clan e noto a tutti come Stiv Ciops, che crea app utili al caso organizzando una clamorosa fuga. Di nuovo a piede libero, lo Zio parte subito per mettere in atto la sua personale missione, accompagnato dai fidati sgherri Germano Spic e Span, abilissimo nel lavare via le tracce, e Erripò, una specie di sosia del maghetto Harry Potter con qualche problema di tossicodipendenza. Alle sue calcagna, il funzionario di polizia Wu, che già gli aveva dato la caccia riuscendo ad acciuffarlo e adesso non si dà pace. Grazie anche alle soffiate di un informatore, i tre arriveranno a Milano. È lì, infatti, che si nasconde chi ha tradito lo Zio. Ma i suoi sodali? Potrà davvero fidarsi, lo Zio, di chi gli assicura incondizionata lealtà?

* L’arte perduta della gratitudine * di Alexander McCall Smith (Ed. Guanda, trad. di Giovanni Garbellini, pp. 286, euro 18,00). La vita scorre piena di soddisfazioni e di gioia per Isabel Dalhousie, filosofa e direttrice della “Rivista di Etica Applicata”: suo figlio Charlie ha ormai diciotto mesi, gode di ottima salute e ogni giorno è motivo d’orgoglio per lei e Jamie, padre amorevole e compagno innamorato, che tra l’altro le ha chiesto di sposarla; la nipote Cat ha un nuovo fidanzato e il timido commesso della sua gastronomia sembra finalmente aver trovato un po’ di serenità. Insomma, a parte le solite discussioni con la fidata governante Grace, qualche grana sul lavoro e l’invidia che la sua relazione con Jamie ancora suscita in qualcuno, per Isabel è un periodo particolarmente felice e nulla sembra poter turbare un perfetto equilibrio tra famiglia e lavoro. Ma naturalmente non è da Isabel ignorare una richiesta d’aiuto, anche se proviene da quella Minty Auchterlonie con cui già in passato aveva avuto dissapori. E così Isabel si lascia coinvolgere in una faccenda molto privata e non del tutto chiara, che la trascina in un vortice di accuse, ricatti e bugie. E per una volta, nonostante la sua infallibile bussola morale, Isabel sente che potrebbe sbandare e cedere al richiamo della vendetta.

* Precious Ramotswe, detective * di Alexander McCall Smith (Ed. Tea, trad. di Claudio Carcano, pp. 210, euro 9,00). Figlie ribelli. Mariti scomparsi. Fidanzati fedifraghi. Truffatori impiccioni. Coccodrilli spariti. Se avete un problema, e non sapete come fare o a chi rivolgervi, è il momento di bussare alla porta di Precious Ramotswe, la sola, e migliore, investigatrice privata del Botswana. Non ha metodi propriamente convenzionali e le sue maniere non sono esattamente quelle di Miss Marple, ma è sensibile, affettuosa, ha uno strabiliante intuito investigativo e – cosa non da poco – ha un amico come il signor JLB Matekoni, l’affascinante proprietario della Speedy Motors di Tlokweng Road. E le serviranno tutte le sue qualità e l’aiuto del suo prezioso amico per risolvere un caso davvero complicato: seguire le tracce di un bambino scomparso.

Modena, Festivalfilosofia 2013 – Omaggio a Woodstock (foto di Giorgio Picchioni)

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* L’undicesima ora * di James Patterson e Maxine Paetro (Ed. Longanesi, trad. di Annamaria Biavasco e Valentina Guani, pp. 304, euro 16,40). La villa e il meraviglioso parco che la circonda sono considerati tra gli esempi più spettacolari di edilizia residenziale di San Francisco, tappa fissa dei tour della città. Il proprietario è una star di Hollywood, noto playboy, nel cui passato si nasconde un mistero: l’improvvisa scomparsa della moglie, avvenuta dieci anni prima. L’uomo è uscito pulito dalle indagini, ma l’ombra del sospetto è rimasta sospesa su di lui. Come potrà spiegare, ora, le due teste di donna rinvenute nel patio della sua villa circondate di fiori, in una macabra messinscena? Soprattutto perché l’orrore non si ferma: nel giardino vengono ritrovate altre teste sepolte. Chi erano quelle donne? Chi le ha uccise? Mentre la stampa impazzisce, ventilando le ipotesi più incredibili, la detective Lindsay Boxer, benché aspetti un bambino, lavora senza tregua per venire a capo dell’enigma, aiutata dalle amiche del Club Omicidi, in particolare dall’anatomopatologa Claire Washburn, determinata a dare un’identità alle vittime. E non è l’unico enigma che Lindsay deve risolvere. Un giustiziere misterioso ha infatti deciso di sterminare gli spacciatori della città, usando armi sottratte dal deposito in cui la polizia conserva le prove. Quindi l’assassino porta per forza il distintivo. Ma chi è, dei colleghi di Lindsay? Forse qualcuno molto vicino a lei.

* Il libro dei sogni * di Mikkel Birkegaard (Ed. Longanesi, trad. di Bruno Berni, pp. 400, euro 17.60). Nella Copenaghen del 1846 un adolescente indaga sulla misteriosa morte del padre, impiegato del ministero dei libri, l’organismo incaricato di imporre una rigorosa censura su tutte le opere messe all’indice dalle autorità. Posto sotto la protezione di Mortimer Welles, agente di pegno, “razionalista praticante” e restauratore di volumi antichi, il ragazzo comincia un’indagine nei lati più oscuri di una città oppressa da una cupa ossessione per il controllo della cultura e percorsa dai fremiti della rivolta. Tutti gli indizi, a partire dal volumetto lasciatogli in eredità dal padre, sembrano condurre alla Biblioteca, una leggendaria collezione in cui sarebbero raccolti tutti i testi vietati nel corso dei secoli, un’entità misteriosa e sfuggente, e al tempo stesso un centro di potere e conoscenza che si oppone al re e ai suoi funzionari e a cui hanno accesso soltanto pochi eletti. Ad aiutare le indagini ci sono l’affascinante Elizabeth e un gruppo di amici con cui Mortimer si ritrova ogni domenica a bere acquavite, improbabilmente ribattezzati con i nomi dei cavalieri della Tavola rotonda. E così Mortimer e il suo giovane allievo danno vita a una travolgente caccia al tesoro, un viaggio appassionante che riuscirà a sorprendere anche la fantasia della più immaginifica delle menti.

Modena, Festivalfilosofia 2013 – Tutti giù per terra! (foto di Giorgio Picchioni)

Per gli appassionati del genere “Letteratura al femminile”

* Acquanera * di Valentina D’Urbano (Ed. Longanesi, pp. 360, euro 14,90). È un mattino di pioggia gelida quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall’ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole. Fortuna pensava di essere riuscita a scappare, di aver finalmente lasciato il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all’erosione dell’acqua nera del lago. A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l’improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno è la forza invisibile che, nonostante tutto e tutti, ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo. E forse, questa volta, è giunta l’ora che Fortuna dipani i segreti nascosti nella storia della sua famiglia. Forse è ora che capisca qual è la natura di quella forza invisibile, per riuscire a darle un nome. Sperando che si chiami amore.

* Solo un uomo * di Alessandra Appiano (Ed. Garzanti, pp. 210, euro 16,40). La luce dell’alba trafigge le finestre socchiuse. È tutta la notte che Alice non dorme, continua a leggere i fogli sparsi di fronte a sé. Due buste, una rossa e una bianca, sono le uniche cose che la sua migliore amica, Camilla, le ha lasciato prima di sparire senza nessuna traccia. Camilla, donna di spettacolo e scrittrice di successo, è sempre stata il punto di riferimento di Alice dal giorno in cui si sono conosciute, ancora ragazzine, sulla battigia dorata di una spiaggia ligure. Cieli stellati, confidenze sussurrate, risate liberatorie, lacrime asciugate da dolci consigli le hanno accompagnate in tutti questi anni insieme. E ora Alice, madre single che non ha mai avuto il coraggio di vivere e scoprire davvero l’amore, si sente impaurita dal mare di solitudine che l’assenza di Camilla le spalanca di fronte agli occhi. Ma l’amica non l’ha lasciata completamente sola, perché nelle buste si nascondono piccoli indizi che svelano la verità sulla sua scomparsa. Indizi che la conducono a ripercorrere a ritroso tutte le storie passate di Camilla. Uomo dopo uomo, Alice mette insieme le tessere del mosaico del cuore di Camilla. Fino all’ultimo uomo, colui che, forse, le può svelare la verità. Perché Camilla le vuole regalare il dono più grande che un’amica può fare: due ali per volare verso la libertà.

aaaaModena, Festivalfilosofia 2013 – Ma dove vai bellezza in bicicletta? (foto di Giorgio Picchioni)

Per gli appassionati del genere “Sentimenti”

* Novemila giorni e una sola notte * di Jessica Brockmole (Ed. Nord, trad. di Irene Annoni, pp. 336, euro 16,00). “Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l’anima. Se tu solo sapessi…”. E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: “Il primo volume della mia vita è esaurito”, mentre gli occhi le si velavano di malinconia. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l’unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d’addio. Una lettera che è l’appassionata dichiarazione d’amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla?

Modena, Festivalfilosofia 2013 – Quasi ora del picnic! (foto di Giorgio Picchioni)

Per gli appassionati del genere “Fantasy e Fantascienza”

* La caduta dei tre regni * di Morgan Rhodes (Ed. Nord, trad. di Anna Ricci, pp. 398, euro 14,90). In un mondo in decadenza e sull’orlo dell’abisso – flagellato da lunghi periodi di siccità e da inverni interminabili -, tre giovani sono destinati a incontrarsi e ad affrontare insieme epiche battaglie, intrighi di corte e tradimenti. Perché la guerra è alle porte, e il futuro dei tre regni è nelle loro mani. Nel “Regno di Auranos” l’erede al trono sta morendo. Sebbene il palazzo reale sia gremito di medici e guaritori giunti da ogni angolo del regno, nessuno è ancora riuscito a sconfiggere il male che l’affligge. Cleo però non vuole arrendersi e, pur di salvare la sorella, parte alla volta di Paelsia in cerca dell’ultima Guardiana, la maga che, secondo la leggenda, possiede delle erbe in grado di curare qualsiasi malattia. E non importa se, per trovarla, Cleo dovrà mettere a rischio la sua stessa vita. Nel “Regno di Paelsia”, durante una rissa, un nobile di Auranos ha accoltellato un giovane di Paelsia. Per Jonas, che ha visto il fratello spirare davanti ai propri occhi, l’incidente rappresenta l’ennesima umiliazione. Per troppo tempo ha sopportato i soprusi perpetrati contro la sua gente. È giunto il tempo di organizzare una ribellione. E non importa se, per riuscirci, Jonas dovrà stringere un’alleanza col diavolo, il temibile signore di Limeros. Intanto, nel “Regno di Limeros”, spadroneggia re Gaius. Lo chiamano il Re del Sangue. È crudele, inflessibile, manipolatore. Eppure Magnus non credeva che, per ottenere la vittoria contro Auranos, suo padre Gaius fosse disposto a sacrificare persino la principessa Lucia. Magnus non può permettere che le accada qualcosa di male. E non importa se, per proteggerla, dovrà rinunciare a tutto ciò che ha di più caro.

* Incantesimo tra le righe * di Jodi Picoult e Samantha van Leer (Ed. Corbaccio, trad. di Olivia Crosio, pp. 320, euro 18,60). Cosa succede se “…e vissero felici e contenti” non si rivela affatto essere tale? Delia è una ragazza piuttosto solitaria che preferisce passare i pomeriggi in biblioteca, persa nei libri. In uno in particolare: “Incantesimo tra le righe” che in teoria è un fantasy ma che sembra terribilmente reale, al punto che il principe Oliviero, oltre a essere coraggioso, avventuroso e focoso, parla a Delia. Cioè: le parla sul serio! Come è possibile che un personaggio di carta abbia una voce reale in grado di uscire dal libro? Si scopre così che Oliviero è ben più che un personaggio di carta: è un ragazzo che si sente intrappolato nella sua vita letteraria, sempre uguale a se stessa, e che non sopporta l’idea che il suo destino sia segnato. Oliviero è certo che il mondo là fuori possa offrirgli qualcosa di interessante e vede in Delia la sua chiave di accesso alla libertà. I due si buttano a capofitto nell’impresa di tirare fuori Oliviero dal libro, un compito difficile e che i spinge ad approfondire la loro percezione del destino, del mondo e del loro posto nel mondo. Contemporaneamente cresce l’attrazione reciproca, un sentimento forte e tutt’altro che letterario.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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