Novità letterarie da Infinitestorie.it (30/10) ospitando la bellissima Natasha Ash e il Fucsia Dark (che per lei) Fu

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Natasha, Fucsia Fu

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Le bellissime e significative fotografie pubblicate da Natasha in facebook sono l’occasione per un omaggio ad un genere particolarissimo, il Gothic appunto, movimento di ribellione giovanile contro la società dei rampanti bellimbusti, gli yuppies, quelli che se l’amico d’infanzia chiede aiuto per il compito di matematica immediatamente espongono il prezzo, quelli che abbracciano il capitalismo senza scrupoli e in esso trovano identificazione, quelli che da grandi diventano Presidente del Consiglio per farsi le leggi e garantirsi l’impunità

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Per tutti
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Il diamante dell’harem *

di Katie Hickman

(Ed. Garzanti, trad. di Sara Caraffini pp. 336, euro 18,60)

 Venezia, 1604. Una gondola fende l’acqua nera come il petrolio. La lanterna dell’imbarcazione illumina il volto pensieroso del mercante Paul Pindar. L’uomo si trova a Venezia da diversi mesi e consuma le sue notti tra gioco d’azzardo e cortigiane. Ma niente riesce a fargli dimenticare Celia, la sua promessa sposa, rapita dai turchi. La bellezza di Celia l’ha resa una delle favorite del sultano, ma ora il suo destino è sconosciuto. Nessuno sa se sia ancora rinchiusa dietro i cancelli dorati dell’harem di Costantinopoli o se sia scomparsa per sempre. Eppure, proprio quando Paul ha quasi perso la speranza di rincontrarla, ecco che fra i vicoli veneziani inizia a serpeggiare una voce sempre più insistente. Si dice che in città sia nascosta una misteriosa pietra, un diamante blu dal valore inestimabile appartenuto al sultano di Costantinopoli. Pindar non ha dubbi: deve impossessarsene a tutti i costi. È convinto che il gioiello lo ricondurrà in qualche modo a Celia. Ma la strada è irta di pericoli. Mentre l’ossessione del mercante per il misterioso gioiello aumenta sempre più, diventa chiaro che altre forze sono all’opera. Il diamante è reale, o si tratta soltanto di un tranello per trascinarlo verso la rovina?
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Notturno di sole *

di Rosa Montero

(Ed. Salani, trad. di Hado Lyria, pp. 312, euro 18,50). In una Madrid invernale ma avvolta da un caldo inquietante, Matías percorre la città a bordo del suo taxi. Ha sepolto da poco sua moglie, l’amatissima Rita, stroncata da un male incurabile, e prova un dolore opprimente, implacabile come il sole nel deserto. Cerca sollievo lavorando di notte, per trovare una tregua all’insopportabile solitudine delle ore più buie. E proprio una notte, dopo aver portato un giovane ferito al pronto soccorso, il destino lo mette di fronte all’uomo che, a suo giudizio, è responsabile degli ultimi mesi dell’agonia di Rita: il dottor Ortiz, medico sciatto e disilluso, oppresso dai propri fallimenti. L’ultima umiliazione l’ha consumata rendendosi ridicolo di fronte a Fatma, una splendida giovane prostituta immigrata dalla Sierra Leone, che lavora nel bordello di fronte al ritrovo dei tassisti frequentato da Matías. In quel bar c’è anche l’anziana Cervello, donna elegante e taciturna, alcolizzata e annichilita da un dolore inesprimibile che però, inaspettatamente, trova voce e riflesso in quello di Matías. E in un attimo quelle vite si incrociano, i loro percorsi diventano uno solo, in una danza surreale dove ognuno arricchisce l’altro di un’opportunità insperata.
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Anno 2008. La peculiarità di questo locale era il sincretismo musicale dal punk al dark, dalla new wave al liscio. Un ibrido tra una balera e una discoteca per darkettoni, l’odore della lacca per cotonare i capelli e il lambrusco bevuto dai nonni modenesi che giocavano a carte  

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Per gli appassionati del genere "Thriller, Horror, Noir"
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Il marchio di Caino *

di Tom Knox

(Ed. Longanesi, trad. di Stefano Mogni, pp. 430, euro 19,60)

 C’è qualcosa che lega il deserto della Namibia ai più remoti villaggi dei Pirenei baschi, che attraversa la storia in un arco di millenni, e che affonda le sue radici in oscuri passaggi biblici che parlano di un popolo maledetto da Dio e dagli uomini. Qualcosa che riemerge nella follia dell’olocausto nazista e che trasforma il viaggio dell’avvocato David Martinez nei Paesi Baschi in molto di più di una semplice indagine sulle proprie origini familiari. Inseguito da un feroce terrorista, David capirà che per risolvere il mistero della morte violenta e improvvisa dei suoi genitori dovrà sciogliere un enigma ancora più grande e sconvolgente. Un enigma che ha radici nel periodo del nazismo e che getta un’ombra sinistra sulla Chiesa.
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L’uomo caduto dal tetto del mondo *

 di Iain Pears

(Ed. Longanesi, trad. di Irene Abigail Piccinini, pp. 790, euro 22,00)

 Londra, 1910. Chi era veramente John Stone, ricco e potente finanziere, misteriosamente precipitato da una finestra? È quello che si chiede Claude Rogers, cronista di nera che dopo il funerale di Stone viene ingaggiato dalla giovane e avvenente vedova per mettersi sulle tracce di un figlio misterioso citato dal finanziere nel suo testamento. Inizia così un romanzo travolgente che procede per cerchi concentrici e in cui si percorre a ritroso l’affascinante esistenza di Stone, ascoltando le voci di tutti quei personaggi che con lui hanno avuto a che fare in ambiti diversi, spostandosi tra Londra, Venezia e Parigi.
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David, noto con il nomignolo "Il Nonno dei Monster"

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Per gli appassionati del genere "Fantasy e Fantascienza"

Il risveglio dei draghi *

di Julia Conrad

 (Ed. Nord, trad. di Roberta Zuppet, pp. 368, euro 19,00)

 Il sangue di Viborg – ultimo imperatore di Chiritai ferito a morte dalla lama di un traditore – libera il malvagio drago grigio Urchulak dalla sua millenaria prigionia, restituendogli assieme alla libertà la forza necessaria a realizzare il piano che lo ossessiona da sempre: sterminare la razza umana. Per fermare l’avanzata di Urchulak e dei suoi alleati, gli orrendi e letali basilischi, sarà necessario riunire i Sette Prescelti, destinati da un’antica profezia a sconfiggere il drago grigio e a guidare i regni degli uomini. Braccati dal loro nemico in un viaggio disperato nelle terre dei draghi del fuoco, i Sette andranno incontro a una metamorfosi in grado di renderli invincibili e di annientare le loro anime.
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Milena, cimitero della certosa, Bologna

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Per gli amanti dei piaceri della vita

La cucina persiana *

di Chiara Riccarand

(Ed. Ponte alle Grazie, pp. 136, euro 15,00)

 I termini "Persia" e "persiano" sono associati, nella memoria dell’Occidente, ai fasti di un impero secolare capace di imprimere segni indelebili nella storia, nell’arte, nella letteratura. Oggi quel territorio si chiama Iran, e proprio la cucina è uno dei tratti di continuità fra l’era gloriosa narrata da Erodoto e quella attuale. Nelle preparazioni iraniane di tutti i giorni possiamo gustare secoli di storia, l’elaborazione e il depositarsi di tecniche remote, l’uso di ingredienti autoctoni e da qui diffusisi nel mondo, ma anche il confronto e l’assimilazione di quanto giungeva da fuori. Così, per la sua raffinatezza, la tradizione culinaria persiana è stata ed è fonte di ispirazione per gli chef, prima del Medio Oriente e oggi anche di quelli occidentali. Leggendo questo libro, scritto da una studiosa di letteratura e poesia che è diventata anche cultrice di questa cucina, ci addentriamo in un universo di piccoli grandi piaceri, dove l’ospitalità e la condivisione prendono la forma del soffreh, la tovaglia stesa a terra che qui è sinonimo di tavola imbandita.

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Il movimento gotico o goth (in Italia chiamato erroneamente dark) è un insieme di culture diverse nel look, in attitudine e nel tipo di musica, ma che vengono per varie ragioni tutte denominate utilizzando il termine gotico. Tra le prime volte che un movimento socio-musicale è stato etichettato con la parola gothic, bisogna andare nel Regno Unito verso l’inizio degli anni ’80 nella scena post-punk. In quel caso infatti, la parola venne usata da Ian Astbury per descrivere Andi Sex Gang cantante degli inglesi Sex Gang Children come un "gothic pixie" in virtù del modo in cui ballava e si muoveva. In seguito molte riviste musicali come New Musical Express e Sounds colsero l’attimo e iniziarono ad usare il termine per indicare quel determinato genere musicale relativo a quel particolare movimento sociale derivante dal punk.
Successivamente poi il termine gothic iniziò ad avere anche una connotazione "descrittiva", e nacquero altri movimenti sociali diversi dal primo, ma che sono stati descritti come gotici non più per semplice caso, bensì per il fatto che si basavano sulle caratteristiche della letteratura gotica (vampirismo, demoni, paranormale, ambientazioni tetre, aspetti romantici e passionali…) sia a livello di tematiche,sia di attitudine che di generi musicali. In questo caso le inclinazioni ed il linguaggio figurativo indicano influenze da parte della letteratura gotica del XIX secolo e del cinema horror, oltre ad associare un gusto gotico nella musica e nella moda.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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