Novità letterarie da InfiniteStorie.it (28/13) e un’invocazione per fermare i massacri in Syria ma non con le bombe

 

Una manifestazione a Washington contro un possibile attacco della Siria da parte degli Stati Uniti, il 29 agosto del 2013. (Saul Loeb, Afp)
Una manifestazione a Washington contro un possibile attacco della Siria da parte degli Stati Uniti, il 29 agosto del 2013. (Saul Loeb, Afp)

Per tutti

* Il cuore selvatico del ginepro * di Vanessa Roggeri (Ed. Garzanti, pp. 216, euro 14,90). È notte. Il cielo è nero come inchiostro, e soltanto a tratti i fulmini illuminano l’orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie, e per questo è maledetta. E qui nel suo paese, in Sardegna, c’è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano “cogas”, che significa streghe. Liberarsene quella stessa notte, senza pensarci più. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. La salva e la riporta a casa, e decide di chiamarla Ianetta. Eppure il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà una reietta. Emarginata. Odiata. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l’unica a non averne paura. Lei l’unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l’innocenza di Ianetta. Contro tutto e tutti. Lei l’unica a capire chi si nasconde dietro quegli occhi spaventati e selvatici: una bambina in cerca di amore, che farebbe qualsiasi cosa pur di ricevere uno sguardo e una carezza. Soltanto una bambina, soltanto una ragazza, con un cuore forte e selvatico come il ginepro.

* Questione di dettagli * di Ashley Edward Miller e Zack Stentz (Ed. Corbaccio, trad. di Giovanni Arduino, pp. 224, euro 14,90). Colin Fischer ha quattordici anni e pesa cinquantacinque chili. Nella sua vita ci sono alcuni punti fermi: i genitori, il fratello minore, un blocco su cui appunta le sue riflessioni, un tappeto elastico su cui salta per sfogarsi quando gli sembra che niente vada per il verso giusto. Cioè quasi sempre. Perché Colin è diverso dagli altri, la sua percezione della realtà è più intensa. La sua sensibilità maggiore. Infatti i rumori forti gli provocano crisi di panico e non ama essere toccato. Ma è intelligente, curioso ed è un fine osservatore. Sherlock Holmes lo avrebbe voluto al suo fianco perché nessuno è attento ai dettagli quanto lui. E così, quando viene ritrovata una pistola nel bar della scuola, Colin è l’unico deciso a capire cosa è successo veramente. Starà a lui dimostrare che la pistola non è di Wayne Connelly, il bullo della scuola e tormento quotidiano di Colin. Wayne non si capacita del perché Colin abbia deciso di aiutarlo, ma tant’è: al mondo non siamo tutti uguali e capire cosa pensano gli altri resta il mistero più incredibile per tutti. “Questione di dettagli” è una storia di ragazzi e di amicizia, con un protagonista irresistibilmente simpatico che comunica con un linguaggio tutto suo e che fatica a adeguarsi al resto del mondo. La storia di un ragazzo adolescente in cui tutti, in un modo o nell’altro, ritroveremo tracce di noi stessi.

* Il testamento Disney * di Paolo Zanotti (Ed. Ponte alle Grazie, pp. 320, euro 16,00). A Genova, nei primi anni Duemila – o forse gli ultimi Novanta – vivacchia un gruppo di amici prossimi alla “trentennificazione”: il compimento del trentesimo anno, presagito come un’apocalisse. Si tratta in realtà di un vero e proprio Club, i cui membri s’immaginano in un mondo di finzione e si sono dati nomignoli disneyani: Eta Beta, Gastone, Paperetta, Pluto. Protagonista del libro è il loro sodale Paperoga, la cui storia fatta di lavoretti saltuari, di un padre scomparso in mare e di una madre-medium professionista viene turbata dalla riapparizione, dopo tanto tempo, di Anna-Zenobia, che lui ha amato e continua ad amare forsennatamente. Scomparsa nel nulla anni prima, mai creduta davvero morta da Paperoga, Zenobia sbuca dai caruggi, viene avvistata nei panni di una zingara che ruba i bambini o intravista in brevi inquadrature di filmetti di serie C… “Il testamento Disney” è in parte la storia della ricerca di Anna da parte di Paperoga e i suoi amici, in un proliferare di vicende che sfidano ogni certezza, incrinano la stessa realtà, perché Anna è della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e come tale guizza e riluce ovunque, e ovunque è assente. “Il testamento Disney” contiene tuttavia anche molti altri romanzi: è una riflessione sul modo in cui le storie danno forma alla nostra identità; un’interrogazione sul vero e sul falso, e sulla loro inestricabile contaminazione; un racconto sulla caducità e sull’inarrestabile passare del tempo, a cui i protagonisti oppongono un ingenuo mito di giovinezza; ma soprattutto è una storia d’amore, una dichiarazione d’amore – alla nostra amicizia, alla nostra fantasia, alla nostra giovinezza, alla vita nonostante tutto.

* Chiamate da Amsterdam * di Juan Villoro (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Enrico Passoni, pp. 78, euro 10,00). Juan Jesus e Nuria sono sposati da dieci anni e di colpo si apre per loro la possibilità di trasferirsi ad Amsterdam. Quando ormai tutto è pronto per la partenza, però, a sconvolgere le loro vite arriva l’improvvisa notizia della malattia del padre di lei. Nuria viene riassorbita nel vortice dell’affetto filiale e, dal canto suo, Juan Jesus non sa opporsi all’inevitabile allontanamento della moglie e si lacera con i dubbi sulle vere ragioni di questa scelta. In assenza di risposte certe, Juan Jesus si trascinerà per anni nell’ossessione per la donna amata e perduta, illudendosi che anche questa sia una forma di vita. Romanzo breve colto e raffinato, “Chiamate da Amsterdam” narra con lucidità estrema la maniacale spietatezza di un amore sospeso, di una frustrazione che mai si sopisce, di un dolore che eternamente ritorna a condannare a una vita di rimpianto. Tra pagine scandite da un ritmo ben dosato ma inesorabile, Villoro scandaglia l’animo del suo protagonista, regalando pagine di autentica emozione.

Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Sentimenti”

* Maledico lo scorrere del tempo * di Per Petterson (Ed. Guanda, pp. 240, euro 17.00). “Ha trentasette anni, ma non lo definirei un adulto”: è questo il giudizio implacabile della madre di Arvid sul figlio. Le è stato appena diagnosticato un tumore allo stomaco, e lei si è imbarcata su un traghetto che dalla Norvegia la porterà nella cittadina danese dove è nata, nella casetta sulla spiaggia in cui la famiglia trascorreva le vacanze estive quando i figli erano piccoli. Arvid la segue dopo pochi giorni, un po’ per starle vicino, un po’ per riprendersi da un matrimonio ormai fallito, un po’ per cercare per l’ennesima volta di riconquistare il suo affetto. Sente di averlo perduto da ragazzo, quando abbandonò gli studi per fare l’operaio nella stessa fabbrica in cui il padre aveva lavorato per anni, affascinato dal mito ormai stanco di quel proletariato a cui i genitori si erano sforzati per tutta la vita di sottrarlo. Per Arvid questa è l’occasione per recuperare il terreno perduto, per dimostrare a sua madre che ormai è un uomo, che si può fare affidamento su di lui. Forse, però, nulla è davvero cambiato, e Arvid, eroicamente, sta ancora cercando un equilibrio personale sull’orlo di quell’abisso silenzioso sul quale l’ha spinto la vita, suo malgrado, bisognoso d’affetto e distratto dal pensiero di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato.

Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Attualità”

* Da capo a piedi. Racconti del corpo moderno * di Claudio Franzoni (Ed. Guanda, pp. 236, euro 20,00). Negli ultimi anni l’attenzione quasi ossessiva per il corpo e per l’immagine ha contribuito a porre in una nuova luce l’ambito della gestualità, il concetto stesso di “gesto”, vale a dire quella porzione di movimento che, per una ragione o per l’altra, ci appare così speciale, così eloquente. Eppure, abituati come siamo, da secoli, ad attribuire il primato alla parola, continuiamo a trascurarne la centralità. Questo libro dimostra invece l’importanza dei gesti, spesso decisiva, nei piccoli momenti della vita quotidiana e nei grandi passaggi della storia politica. Non un trattato sulla gestualità e neppure un manuale di consigli o indicazioni meccaniche, ma una ricognizione sull’uso odierno del corpo, a cominciare dai gesti del potere: agitare mani e dita per aria, incrociare le braccia, inginocchiarsi e baciare la terra, per arrivare, tra corna e linguacce, saluti romani e pugni chiusi, baci e bacini, gesti comuni e gesti desueti, a quelli che compiamo non soltanto nello scambio con gli altri, ma riferendoci alle cose, quando abbiamo a che fare con un telefono, una tastiera, una chitarra. Insomma l’occasione per osservare, attraverso esempi tratti dall’oggi e dal passato, come i movimenti del corpo, incluse le pose di cui facciamo il nostro “stile”, siano la conseguenza di ben precise visioni del mondo e delle relazioni tra gli uomini.

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* Chi muore prima * di Massimo Gardella (Ed. Guanda, pp. 286, euro 17,50). Quattro ragazzi, tre maschi e una femmina. Tutti coetanei o quasi, frequentavano lo stesso istituto superiore. E hanno condiviso la scelta della loro via di fuga: all’estremità di una corda. Suicidi figli di un’asfissia minore, quella della crisi che attanaglia la provincia di una metropoli industriosa, divorando ogni futuro. Ma è davvero tutto qui? L’ispettore Remo Jacobi, alle prese con la preoccupazione per l’amato padre Johan e con incubi di lontana memoria, si trova precipitato in un mondo di adolescenti che non gli è per niente familiare. E la “caccia al colpevole” che gli è stata affidata diventa un pellegrinaggio tra le miserie passate e gli incubi presenti di un’umanità alla deriva: dai genitori affranti di vittime e delinquenti a un’amica di famiglia troppo attraente per essere innocua, fino al personale della scuola, che gli toglierà ogni residua illusione sulle prospettive della gioventù. Quando una nuova morte rischia di mandare in pezzi la precaria salute mentale di Jacobi, sarà il suo vice Borghesi a tirare i fili dell’indagine in quella che appare una trama ordinata. Ma come sempre, i dettagli rivelatori si nascondono nelle aree più cupe del disegno. Massimo Gardella porta di nuovo in scena il suo ironico e amaro ispettore Jacobi, in un piccolo mondo popolato di personaggi descritti con acuminata pietà, trascinando il lettore in un’indagine tesa tra la nudità del male e il fondo amaro della speranza.

Per gli appassionati del genere “Avventura”

* Uragano * di Clive Cussler e Graham Brown (Ed. Longanesi, trad. di Seba Pezzani, pp. 366, euro 17,60). Una squadra di ricercatori della Numa sta raccogliendo dei campioni nell’oceano Indiano, per indagare su alcune anomalie riscontrate nella temperatura dell’acqua, quando uno degli studiosi nota una chiazza scura e densa sulla superficie. Sembrerebbe petrolio, ma stranamente non viene rilevata dagli strumenti di bordo. Poco dopo, come un’orda di formiche assassine, la misteriosa sostanza avvolge improvvisamente il catamarano mandandolo a fuoco, senza lasciare scampo all’equipaggio. L’imbarcazione, distrutta dalle fiamme, viene avvistata alla deriva qualche giorno dopo. Dirk Pitt, direttore della Numa, insospettito dalla dinamica dell’incidente, chiede a Kurt Austin di far luce su quello che è successo. Quando arriva sul luogo del disastro insieme a Joe Zavala, suo immancabile braccio destro, Austin si trova di fronte a un’agghiacciante scoperta sulla natura della sostanza letale. Ben presto emerge un collegamento tra l’incidente e un piano, ordito da un nemico invisibile, che minaccia di alterare il clima dell’intero pianeta. Un disegno diabolico che, se portato a termine, potrebbe provocare la morte di milioni di persone e la scomparsa di intere zone del mondo. Mentre il tempo scorre inesorabile verso la catastrofe, Austin si imbatte in un’isola abitata da un’oscura setta…

Per gli appassionati del genere “Storico”

* Total War Rome. Distruggi Cartagine * di David Gibbins (Ed. Magazzini Salani, trad. di Francesca Crescentini, pp. 432, euro 14,90). Questa è la storia di Fabio Petronio Secondo – legionario e centurione romano – e dell’ascesa al potere del suo generale Scipione Emiliano: dalla prima battaglia contro i macedoni alla “guerra totale” in Nord Africa, fino all’assedio di Cartagine. I successi di Scipione gli consegneranno ammirazione e rispetto, ma attrarranno anche avidità e gelosia, trasformando gli alleati più stretti nei più pericolosi dei nemici. La conquista del cuore di Giulia, promessa sposa del rivale Metello, sarà la causa di una pericolosa faida. Quanto sarà disposto a sacrificare Scipione Emiliano per il sogno di Roma? Questa è la storia di due uomini e del loro destino, ma anche un viaggio nel cuore di Roma e del suo tempo, alla scoperta delle strategie militari e degli intrighi politici con cui i guerrieri e i cittadini romani speravano di ingannare la morte.

Per gli appassionati del genere “Azione”

* L’esercito dei mercenari * di Matthew Reilly (Ed. Nord, trad. di Ilaria Katerinov, pp. 362, euro 18,60). È la più devastante minaccia terroristica di sempre. Perché questa volta il bersaglio non è l’America o l’Europa, la Cina o il Medio Oriente. Il bersaglio è il mondo intero. Un esercito di mercenari ha infatti preso il controllo di una base militare segreta sull’Isola del Drago – un luogo pressoché irraggiungibile annidato nel gelido cuore dell’Artico -, e ha attivato un’arma sperimentale dalla forza distruttrice senza precedenti. Nessun ultimatum, nessuna richiesta: entro quattro ore, ogni forma di vita sulla Terra cesserà di esistere. Troppo poco tempo per poter intervenire, quindi l’unica speranza per l’umanità è rappresentata da Shane Schofield, nome in codice Scarecrow, un marine degli Stati Uniti che si trova “in esilio” tra i ghiacci dopo che i suoi metodi anticonvenzionali gli sono valsi una taglia sulla testa. Toccherà a lui e alla sua squadra penetrare all’interno della base militare, neutralizzare i terroristi e disinnescare l’ordigno. Ma un gruppo di nemici è già sulle tracce di Scarecrow, pronta a eliminarlo prima ancora che possa mettere piede su quell’isola maledetta…

Per gli appassionati del genere “Fantasy e Fantascienza”

* La vendetta del numero nove * di Pittacus Lore (Ed. Nord, trad. di Paolo Scopacasa e Ilaria Ketrinov, pp. 320, euro 16,90). Siamo arrivati in nove. “Loro” ci hanno seguiti per darci la caccia, così abbiamo deciso di separarci e di restare nascosti, in attesa di sviluppare i nostri poteri. Io ho trovato rifugio in India, in un santuario isolato in mezzo alle montagne. Non avevo idea di dove fossero gli altri. Poi è arrivata Marina, il Numero Sette, insieme col Numero Sei e con Ella: lei non è una di noi, eppure la sua presenza è una luce di speranza. Significa che non siamo soli. E noi abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile… Perché “loro” hanno preso il Numero Uno in Malesia. Il Numero Due in Inghilterra. Il Numero Tre in Kenya. E li hanno uccisi. Il Numero Quattro è negli Stati Uniti e sta cercando il Numero Nove. Quando l’avrà trovato, ci uniremo a loro. Soltanto così potremo sconfiggere i mostri che hanno distrutto la nostra casa. E che adesso vogliono annientare anche il vostro mondo. Il giorno della resa dei conti è sempre più vicino. Io sono il Numero Otto. E sono pronto a combattere.

* La battaglia degli albi * di Markus Heitz (Ed. Nord, trad. di Roberta Zuppet, pp. 494, euro 19,90). Sono partiti guerrieri, sono tornati eroi: grazie alla loro scaltrezza, Caphalor e Sinthoras hanno stretto un patto col Demone di Nebbia e lo hanno convinto a spezzare l’incantesimo che difendeva la Porta di Pietra, aprendo così l’unica via d’accesso alla Terra Nascosta a un imponente esercito di albi, orchi e giganti. Quando avranno sbaragliato anche le ultime difese dei nani, Caphalor e Sinthoras potranno finalmente preparare l’attacco contro il loro vero obiettivo: gli odiati elfi. Tuttavia, dopo le prime, esaltanti vittorie, i due albi si rendono conto che l’offensiva non ha avuto il successo sperato e che ben presto si ritroveranno a combattere una lenta e sanguinosa guerra di conquista. Mentre all’orizzonte si staglia l’ombra di una terribile minaccia: il Demone di Nebbia, infatti, non è più intenzionato a sottostare al volere degli albi e, da prezioso alleato, è diventato il loro nemico più pericoloso. Accecato dalla brama di potere, sta radunando un’orda di maghi e di potentissimi Alchemicanti – i custodi di una sostanza in grado di ridurre in cenere perfino l’acciaio – che presto marcerà sulla capitale del regno degli albi, per fare di lui il signore assoluto di tutte le razze…

Per gli appassionati del genere “Attualità”

* Mal d’alcol * di Luigi Rainero Fassati (Ed. Salani, pp. 182, euro 12,00). Con l’alcol non si scherza. In questo libro il professor Fassati, un chirurgo esperto nei trapianti di fegato, da anni impegnato nelle scuole nella lotta contro l’alcol, racconta due storie esemplari, schiette e ricche di spunti di riflessione. L’autore mette la sua grande esperienza al servizio dei giovani, dando preziose indicazioni su come riconoscere, combattere ed evitare questa dipendenza. Il racconto di un grande medico per non cadere in trappola.

Per gli appassionati del genere “Ragazzi”

* Jason * di Barbara Frandino e Stefano Misesti (Ed. Salani, pp. 120, euro 8,50). Jason non è un supereroe come gli altri, lui è il più forte di tutti. Del resto è nato sotto il segno del Dinosauro (ascendente Tapiro) ed è il più grande mangiatore di crostate di prugne del mondo. Certo non è perfetto, ha degli hobby discutibili (colleziona forme di gorgonzola stagionato) ed è meglio tenerlo lontano dai fornelli (le sue polpette attorcigliano le budella), ma è un inventore straordinario e questo ripaga i suoi dubbi gusti.

* Il pianeta senza baci (e senza bici) * di Andrea Bouchard (Ed. Salani, pp. 118, euro 13,00). Mattia ha undici anni ed è sicurissimo che gli extraterrestri esistano. Perciò è al settimo cielo quando dopo un bizzarro incidente approda sul pianeta Blu, un mondo supertecnologico, dove anche i bambini possono guidare la moto e volare con l’elicasco. Ma, come dice il proverbio, non è tutto oro quello che luccica e Mattia impara ben presto le regole del pianeta: gli animali sono banditi, gli stranieri guardati con sospetto ed è vietato mangiare, correre, ridere e persino dare i baci… Questo libro è scritto per i piccoli terrestri, ma si rivolge anche agli adulti che, abbagliati dal mito del progresso, perdono di vista il diritto dei bambini a essere bambini e dei grandi a essere liberi, colorati ed emozionati.

* Nessun brutto voto è per sempre * di Alessandro Artini (Ed. Ponte alle grazie, pp. 122, euro 10,00). “Niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare” cantava Jovanotti qualche anno fa. Due secoli prima, rispondendo alla domanda: “Che cos’è l’illuminismo?”, Immanuel Kant poneva con forza l’accento sull’autonomia della ragione. In fondo, il celebre rapper nostrano e il filosofo della “ragion pura” non hanno molto in comune, eppure entrambi, ognuno a modo loro, ci invitano a coltivare la libertà di pensiero come unica via per uscire dallo “stato di minorità”. La carriera scolastica di ognuno di noi coincide proprio con questa traiettoria verso la “maturità”, la capacità di cavarcela da soli nel mondo. Ma perché la libertà non rimanga un concetto astratto, e si possa così essere educati alla libertà, occorrono determinazione, impegno, talento, ingredienti essenziali per essere studenti (e non solo) di successo. Tutto ciò si fonda su un aspetto cruciale della personalità di ognuno: l’autostima, la fiducia in sé e nelle proprie capacità di crescita e recupero. Purtroppo, però, i programmi ministeriali non prevedono l’insegnamento di una “materia” così importante, né gli insegnanti sembrano in grado di rimediare a questa lacuna: anzi, la scuola di oggi, erede di una tradizione che mira più a disciplinare che a motivare gli studenti, riduce la carriera scolastica alla pura valutazione quantitativa del “rendimento” ignorando le qualità irriducibili dell’individuo. L’autore di queste pagine si rivolge alla figlia diciassettenne con la sensibilità del padre attento e curioso, e con il privilegio di anni di esperienza come preside nelle scuole superiori.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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