Novità letterarie da InfiniteStorie.it (14/13) con il saluto dei minatori inglesi a Margareth Tatcher

Il dolore dei minatori inglesi per la morte della Thatcher. Anche in Italia tanti ad esaltare il mito dell’indimenticabile dama di ferro, gli stessi che pregano per riesumare Berluscone, per sostenere Mont-le-banc, per cumulare carni di esodati da dare in pasto a Jena Fornero e dulcis in fundo incontrano Casaleggio Casaloggia per definire la politica di Confindustria, aspettano il ritorno di Renzuccio ad Arcore in visita di piacere e naturalmente insistono affinchè Bersani e la sinistra tutta facciano la scelta giusta ovvero un bel programma di cose di destra da fare, una sana politica liberista che favorisca i soliti pochi noti gettando a mare lo Stato sociale.

Per tutti

* Lo spirito dei miei padri si innalza nella pioggia * di Patricio Pron (Ed. Guanda, trad. di Roberta Bovaia, pp. 202, euro 16.00). Dopo otto anni trascorsi in Germania, un giovane scrittore argentino torna in patria per prendere congedo dal padre in fin di vita, e si vede costretto a un confronto con la storia della sua famiglia e degli anni bui della dittatura militare, poiché il padre quel periodo sinistro lo ha vissuto e sofferto, conservandone tracce dolorose e durature, come l’incontro con una giovane da lui iniziata alla politica e poi desaparecida, nel 1977, insieme ad altre migliaia di persone in quegli anni. Ma se questa è la vicenda drammatica che corre lungo il romanzo, quella del protagonista è un’indagine rivolta verso il padre, verso la madre, la ricostruzione della loro esperienza personale e politica, della loro lotta. Ecco così che il racconto diventa necessità di confrontarsi con la generazione precedente, toccante ritorno alle radici, colloquio con un passato ancora capace di illuminarci.

* Una stessa notte * di Leopoldo Brizuela (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Chiara Tana, pp. 304, euro 16.00). Siamo nella città argentina di La Plata, è il 2010. Una notte, un gruppo di uomini si introduce in una ricca casa e pochi giorni dopo i proprietari lasciano il quartiere. L’episodio richiama alla mente del vicino, uno scrittore, Leonardo Bazàn, una notte del 1976, poco dopo l’inizio della dittatura, quando nella stessa casa era stata sequestrata una donna, Diana Kuperman. Leonardo decide di scrivere la storia dell’orrore che da allora aveva tentato di rimuovere, svelando un intrico fitto e terribile nel quale il tempo non sembra essere trascorso e le colpe si intrecciano. A mano a mano che Leonardo scava nella sua memoria – come si comportarono allora i suoi genitori? com’è possibile che la struttura criminale che agì a quel tempo sia la stessa che continua ad agire oggi, in democrazia? -, prende forma “Una stessa notte”: come un quaderno di appunti di un detective che, al contempo, indaga su se stesso, sulla propria famiglia, sulla propria infanzia, e su un intreccio di potere statale e mafioso. “Una stessa notte” è un grande racconto sulla memoria e sul potere, nonché sulla coscienza della nostra codardia. Un testo al contempo intimo e politico, confessionale, potente e misterioso.

* Il sospiro lieve dei sensi * di Tarun J Tejpal (Ed. Garzanti, trad. di Silvia Ruta Sperti, pp. 364, euro 18.80). È notte. Chiuso in una stanza, un uomo vuole raccontare la sua storia. Nel silenzio soltanto i pensieri fanno rumore. Al di là delle finestre, New Delhi fa sentire la sua voce. Per le strade gruppi di uomini ridono e cantano dando vita alla città. Un treno sfreccia veloce in lontananza. Seduto alla scrivania, l’uomo aspetta il suo destino: la sua vita è in pericolo, per questo le parole, come i ricordi, devono scorrere veloci. Quando loro arriveranno non ci sarà più tempo. Conosce i suoi nemici, vengono dal suo passato. Il passato che vuole rivelare: quella valle isolata dove tutto ha avuto inizio. Lì l’individuo è annullato dalla forza del gruppo e le emozioni sono bandite. La fede cieca è l’unica possibilità. Ma gli occhi non hanno potuto mentire. Quegli occhi di donna, bella come la pioggia prima della neve, hanno liberato il suo spirito, in un attimo hanno cambiato la sua intera esistenza. L’amore ha tolto il velo dal suo sguardo. Ha insinuato in lui il dubbio che l’ha fatto fuggire. Adesso, con lei accanto, conosce finalmente il gusto del tempo che scorre lento, il sapore del tè e il piacere di una tazza calda tra le mani. Tutto questo potrebbe durare per sempre. Invece, lui sa che ora ogni cosa sta per cambiare.

* Sei tornato * di Christopher Coake (Ed. Guanda, trad. di Corrado Piazzetta, pp. 408, euro 18.00). Sette anni dopo la tragica scomparsa del figlio Brendan e la successiva separazione dalla moglie, Mark Fife, non ancora quarantenne, sembra finalmente pronto a rifarsi una vita: ha smesso di bere, ingranato col lavoro e fa progetti per il futuro con la nuova compagna, Allison. Finché un giorno, al di là della vetrina di un caffè, sente posarsi su di lui lo sguardo penetrante di una sconosciuta. Ha comprato la casa appartenuta a Mark e alla sua famiglia, quella in cui Brendan è morto cadendo dalle scale, e sostiene – complice il figlio Jacob – che il bambino non l’abbia mai lasciata e la notte chiami con insistenza il padre. Per Mark, che ai fantasmi non ha mai creduto, è l’inizio di un incubo e di una forzata resa dei conti con il passato. È soltanto il più scontato degli imbrogli – con tanto di medium, rituali notturni e dubbie esperienze parasensoriali – o un’occasione irripetibile di trovare pace, perdono, e di integrare infine la presenza di Brendan, indiscutibilmente forte, tangibile, se pure impalpabile, nel proprio quotidiano?

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* La marea nasconde ogni cosa * di Cilla & Rolf Borjlind (Ed. Nord, trad. di Alessandro Storti, pp. 420, euro 17,60). Isola di Nordkoster, 1987. Ha paura, Ove. Ha soltanto nove anni, eppure ha capito benissimo cosa sta succedendo laggiù, sulla spiaggia: tre persone vestite di nero hanno sepolto una donna sotto la sabbia, lasciando fuori soltanto la testa. E presto la marea salirà… Il piccolo Ove non può stare a guardare: quando gli sconosciuti lasciano la donna al suo destino, lui corre a chiamare aiuto. Ma è troppo tardi. Stoccolma, 2011. Ha coraggio, Olivia. Ha soltanto ventiquattro anni, eppure è pronta a tutto pur di scoprire la verità su quanto accaduto a Nordkoster. Per lei, quel vecchio caso irrisolto è molto più di un incarico affidatole dall’Accademia di polizia. Sarà perché ci aveva lavorato suo padre, ex agente morto quattro anni prima. Sarà perché la vittima – la cui identità è rimasta un mistero – aveva più o meno la sua età. Sarà perché il responsabile delle indagini, Tom Stilton, è misteriosamente scomparso nel nulla. Sarà perché, non appena Olivia inizia a fare domande sul delitto di Nordkoster, i pochi testimoni si chiudono in un silenzio ostinato. Sono passati ventiquattro anni da quella notte maledetta, tuttavia lei ha l’impressione che la marea abbia cancellato ogni cosa, tranne il desiderio di vendetta. Come se qualcuno fosse ancora in agguato, nell’ombra, e spiasse ogni sua mossa.

Per gli appassionati dei generi “Thriller, Noir, Noir” e “Azione”

* Una ragione per morire * di Lee Child (Ed. Longanesi, trad. di Adria Tissoni, pp. 378, euro 16.40). Un pugno di case nell’angolo più sperduto del Nebraska e migliaia di ettari di campi desolati in pieno inverno. Quando Jack Reacher si presenta alla reception dell’unico motel nel raggio di cento chilometri, non cerca altro che una tazza di caffè e una stanza in cui passare la notte, ma è destinato a imbattersi in un incubo che dura da più di vent’anni. Tutto comincia con la telefonata di una donna che ha bisogno di cure. Il medico, appollaiato al bancone del bar, è ubriaco fradicio e non sembra in grado di guidare. Reacher gli fa da autista e scopre che la donna ha il naso fracassato per colpa del marito, Seth Duncan, spavaldo rampollo di una famiglia che tiene in scacco la comunità del piccolo villaggio grazie a una rete di minacce, ricatti e vere e proprie sevizie. Dopo avere prestato soccorso alla donna, Reacher decide di impartire una dura lezione al marito, scatenando però la reazione della famiglia Duncan, che organizza una caccia all’uomo con l’aiuto di picchiatori prezzolati e sicari della malavita di Las Vegas, impelagata in oscuri traffici nella zona. E a poco a poco quella che sembrava una semplice lite familiare svela i contorni di una faida iniziata molto tempo prima con la tragica sparizione di una bambina, mistero irrisolto che cela uno scenario ben più agghiacciante e cruento. Solo e braccato in un territorio sconosciuto, Reacher affronta la sua prova più difficile, determinato a fare giustizia una volta per tutte.

Per gli appassionati dei generi “Fantasy e Fantascienza” e “Ragazzi”

* Wildwood. Nelle profondità del bosco proibito * di Colin Meloy (Ed. Salani, trad. di Valentina Daniele, pp. 576, euro 16.80). In certi luoghi, la realtà cambia faccia. In certi luoghi, avviene qualcosa che non può essere ignorato, che altera per sempre il modo di vedere le cose. Lo sa bene Prue McKeel, le cui avventure nella Landa Impenetrabile hanno lasciato un vuoto incolmabile nel suo cuore. Da quando è tornata, senza il suo amico Curtis, quel vuoto sembra aver inghiottito la sua attenzione e i suoi interessi, impedendole di riabituarsi alla sua vecchia vita. Né il mondo fantastico – così vicino alla sua casa eppure lontanissimo, impenetrabile – sembra volersi far dimenticare; poco a poco Prue si accorge che le piante, tutte le piante, stanno cercando di parlarle, anzi le stanno urlando qualcosa che non riesce a capire. Come se stessero cercando di metterla in guardia contro un pericolo incombente. E nel frattempo la sua insegnante di scienze, improvvisamente amichevole, sembra invitarla a confidarsi, a raccontarle i suoi segreti. Forse Prue farebbe meglio a tenere la bocca chiusa, ma quando se ne accorge è troppo tardi.

Per gli appassionati del genere “Ragazzi”

* Pick & Roll. Una squadra vera * di Marco Menozzi (Ed. Tea, pp. 176 euro 11,00). Con l’ingresso in squadra di Francesca, i Pick & Roll hanno trovato la formazione ideale e si sentono più carichi che mai per affrontare il Torneo del Silos. Nemmeno il caldo, qualche piccolo infortunio e la competizione per il campo da gioco li scoraggiano dall’allenarsi duramente. Proprio quando tutto sembra andare per il meglio, però, Alberto riceve una doccia gelata che proprio non si aspettava.

* Le libellule. Quattro palle e un nastro * di Elena Peduzzi (Ed. Tea, pp. 176, euro 11,00). Alda Ranieri, la ferrea allenatrice delle Libellule, vuole metterle alla prova facendole partecipare al Torneo di Inizio Estate, dove dovranno eseguire un difficile esercizio con quattro palle e un nastro. Valeria eccelle proprio in quest’ultimo attrezzo, e le sue compagne contano molto su di lei, ma la ragazza si porta dentro un grande peso che non riesce a confidare a nessuno. Anche dietro le nuvole più scure, però, è sempre pronto a spuntare il sole.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.