Novità letterarie (33/2008): notizie da Infinitestorie.it

Per gli appassionati del genere “Cultura”
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* Un favore personale *

di John Banville

(Ed. Guanda, trad. di Marcella Dallatorre, pp. 326, euro 16,50)

 L’anatomopatologo Quirke percorre nuovamente le strade di Dublino negli anni Cinquanta, rovesciando ciò che era fino alle sue scoperte ritenuto vero. Richiamato da un amico del college, Billy Hunt, per indagare sul presunto suicidio di sua moglie Deirdre, egli entrerà progressivamente in un mondo tenebroso dove droga, perversioni sessuali, ricatti e omicidi sono la normalità. Dietro alla facciata di una vita apparentemente comune, Dierdre aveva frequentazioni pericolose, come quella con Leslie White con il quale portava avanti una torbida storia di sesso e trasgressione o ancora quella con il dottor Kreutz, uno pseudo santone indiano dispensatore di cure spirituali e coinvolto in affari poco leciti. Tutti questi indizi faranno vacillare definitivamente l’ipotesi del suicidio.
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* Il lato selvatico del tempo. Un anno tra i montanari sulle tracce delle streghe *

di Marco Aime

(Ed. Ponte alle Grazie, pp. 140, euro 10,00)

 In quel tempo quasi fiabesco che comincia sempre con “una volta”, gli abitanti della Chalancho consumavano le sere nelle veglie, spegnendo le fatiche contadine nella narrazione di storie fantastiche. Stretti dentro una stalla, i montanari della piccola borgata della Val Grana esorcizzavano il buio raccontando vicende di “masche”, le streghe, crudeli femmine vendicatrici o più probabilmente donne che osavano fuggire dalle strette maglie del controllo sociale sfidando la notte, “il lato selvatico del tempo”. È stato proprio questo, nel 1987, l’argomento della tesi di dottorato di Marco Aime. Ora, a distanza di anni, l’antropologo rende omaggio a un mondo ormai scomparso riproponendo il racconto di quei giorni sulle montagne, e facendo così i conti con un’altra selvatichezza, prepotente come l’ortica che invade i sentieri dell’amata borgata, indifferente come l’asfalto che ne cancella i vecchi tracciati: quella dell’ineluttabilità di certe perdite, dello sprofondare di luoghi e persone in un niente al quale si può opporre solamente l’ostinata volontà della memoria, la forza poetica della narrazione. L’assoluta verità del tempo vissuto.
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* Intanto corro *

di Giulio Casale

(Ed. Garzanti, pp. 146, euro 14,00)

 Sono schegge di vita, immerse nella realtà oppure abbagliate dal sogno o dall’ossessione. Sono immagini e personaggi che si aprono alla narrazione, e ci invitano a riflettere sul nostro corpo, sul nostro rapporto con gli altri, sul tempo e sui luoghi, su quello che va oltre il nostro orizzonte, oltre i suoi limiti. Sono canzoni e sono poesia. Sono fulminanti esercitazioni filosofiche che partono dai particolari per esplorare il ricco panorama dell’esistenza. Sono la rivelazione di un attimo, che sconvolge il corso del tempo e può restituire senso a un destino intero. “Intanto corro” ci dice che, mentre la nostra esistenza continua a pulsare, anestetizzata dalle abitudini e dalle ossessioni, accade anche qualcos’altro, qualcosa di diverso e di importante, a volte abbagliante a volte oscuro, a cui dovremmo dare ascolto. Con questo libro Giulio Casale impone la sua voce e il suo punto di vista – o meglio, i punti di vista “sbilenchi” e tuttavia veri di molti suoi personaggi – in pagine intense ed emozionanti, con una prosa che accarezza e graffia, ferisce e consola.
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Tulipano giallo, di Annabella Baretti

 www.allposters.com/-sp/Tulipano-Giallo-Poster…

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Nel linguaggio dei fiori: amore impossibile

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Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”
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* Taglio netto *

di Lynda La Plante

(Ed. Garzanti, trad. di Gianni Pannofino, pp. 440, euro 18,60)

 Sembrava un’operazione di polizia come tutte le altre: stanare i membri di una gang di immigrati clandestini, responsabili dell’efferato omicidio di una giovane prostituta. Una missione di routine per uno dell’esperienza di Langton, ispettore capo della squadra omicidi di Londra. Eppure, durante l’azione, qualcosa va storto e Langton viene ferito gravemente. Anna Davis, ambiziosa detective della squadra omicidi nonché sua compagna, è determinata a capire che cosa sia veramente successo durante l’operazione, ma deve anche dedicarsi al nuovo caso cui è stata assegnata. Si tratta del brutale assassinio di una bibliotecaria, una donna dalla vita irreprensibile, stuprata e uccisa nella sua stessa casa. Un omicidio senza ragioni o sospetti apparenti. Almeno fino a quando Anna non scopre che quella morte è indissolubilmente legata all’aggressione di Langton. Anna e Langton sono nel mirino di pericolosi criminali, disposti a tutto pur di fermarli. Fino all’ultimo colpo di scena finale che costringerà la detective a portarsi dietro un orribile segreto nel cuore.
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* Morte sull’isola *

di Stuart Woods

(Ed. Longanesi, trad. di Sacha Rosel, pp. 310, euro 16,60)

 Il cugino di Stone Barrington, Dick Stone, e la sua famiglia sono stati trovati morti su una piccola isola di villeggiatura, al largo delle coste del Maine. L’indagine viene conclusa velocemente poiché si tratterebbe di un classico caso di omicidio-suicidio. Nominato esecutore testamentario dalla vittima, Stone Barrington inizia a indagare nuovamente sulla faccenda e scopre inquietanti verità. Dick Stone era un agente segreto, non un diplomatico come tutti credevano, e il movente di quello che comincia a sembrare un omicidio plurimo va forse ricercato nel giro dello spionaggio e presso Caleb, il fratello di Dick, inaspettatamente escluso dall’eredità.
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 Papavero bianco, di Davidaola’s photostream 

flickr.com/photos/davidaola/218984919/ 

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Nel linguaggio dei fiori: sonno del cuore

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Per gli appassionati dei generi “Avventura” e “Fantasy e Fantascienza”
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* I pirati dell’oceano rosso *

di Scott Lynch

(Ed. Nord, trad. di Anna Martini, pp. 711, euro 19,60)

 I Bastardi Galantuomini sono mossi da un unico desiderio: rapinare la più ricca e la più sorvegliata casa di gioco della città di Tal Verrar. Se il loro colpo dovesse avere successo allora sarebbero i primi a entrare nel deposito sotterraneo e a uscirne vivi. Ma poco prima che essi eseguano il loro colpo, l’Arconte Maxilan Stragos – che aspira a rovesciare il potere costituito e a diventare dittatore supremo della città – decide di reclutare i due briganti, Jean Tannen e Locke Lamora. Questi ultimi ricevono il compito di fingersi pirati per convincere i comandanti più famigerati a razziare i placidi mari di Tal Verrar. Davvero un incarico ideale per quei due, che non distinguono la poppa dalla prua, e si trovano sbalzati in mezzo ad abbordaggi e duelli a fil di spada nonché costretti a trasformarsi in lupi di mare.
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Pervinca

www.leserre.it/?explo_level%5B0%5D=&explo_lev…

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Nel linguaggio dei fiori: dolce ricordo

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Per gli appassionati dei generi “Ragazzi” e “Thriller, Horror, Noir”
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* Gli artisti dei numeri *

di Albrecht Beutelspacher

(Ed. Salani, trad. di Alessandro Peroni, pp. 192, euro 12,00)

 Christian ha dodici anni e da qualche tempo non sta bene. I medici non riescono a individuare l’origine del suo malessere e i genitori decidono di mandarlo in Toscana con una zia sconosciuta che deve partecipare a un convegno di matematica. Zia Ursula per fortuna si rivela molto simpatica, il paesaggio è magnifico, il castello che ospita la scuola estiva è da favola e il clima è così piacevole che Christian si sente rinascere. Come se non bastasse, si appassiona alla matematica. Il professor Primo, il luminare che conduce il convegno, ha scoperto il metodo per decifrare qualsiasi codice e ha promesso di rivelare presto i suoi segreti. Ma davvero esiste un simile metodo? E, se così fosse, il professore non sarebbe già in pericolo? Infatti, proprio sul più bello, poco prima della grande rivelazione, il convegno si tinge di giallo.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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