Notizie letterarie (6/2009): novità da Infinitestorie.it con spunti poetici dalla Milano, quella defilata

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Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Biografico”
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* In principio era Darwin *
di Piergiorgio Odifreddi

(Ed. Longanesi, pp. 128, euro 12,00)
 Il 27 dicembre 1831 il brigantino Beagle salpò dall’Inghilterra con un passeggero d’eccezione, il giovane Charles Darwin, per un giro del mondo che durò cinque anni. Al suo ritorno le risultanze di quel viaggio spinsero il giovane naturalista a elaborare l’ardita teoria che le specie vegetali e animali non sono state create indipendentemente, ma si sono evolute nel tempo grazie a una selezione naturale del più adatto nella lotta per la vita. Questa teoria minava alla radice la pretesa dell’uomo di essere stato creato a immagine e somiglianza di Dio, e faceva invece supporre una sua discendenza da qualche progenitore comune delle grandi scimmie. Il bicentenario della nascita (12 febbraio 1809) e il centocinquantenario della pubblicazione del suo capolavoro “L’origine delle specie” (24 novembre 1859) ci forniscono una buona occasione per avvicinarci a Darwin, ripercorrendo insieme a Piergiorgio Odifreddi le tappe salienti della sua vita e del suo pensiero, le ripercussioni nella cultura moderna e le reazioni che ha scatenato di là e di qua del Tevere.
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Milano,
fascino discreto di strade
ove esistenze
s’incrociano,
s’intrecciano,
  s’allontanano,
si separano,
si ritrovano
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Per gli appassionati del genere “Cultura”
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* Il teorema di Almodóvar *
di Antoni Casas Ros
(Ed. Guanda, trad. di Marcella Uberti-Bona, pp. 140, euro 14,00)
 Per avere una vita è necessario avere un volto: lo sa bene Antoni, rimasto sfigurato a vent’anni in seguito a un incidente. Da allora, per non mostrare a nessuno la sua faccia cubista, vive recluso in un abbaino genovese, dà lezioni di matematica su Internet e coltiva una grande passione per la lettura, soprattutto per Newton. Per riemergere da una solitudine che dura ormai da quindici anni, Antoni decide di scrivere la propria autobiografia, convinto che sarebbe un soggetto perfetto per un film di Pedro Almodóvar. A dargli il coraggio di affrontare nuovamente il mondo è proprio l’incontro con il grande regista, ma soprattutto l’amore di Lisa, uno splendido trans brasiliano, i cui occhi appassionati riescono a guardare senza timori il suo viso picassiano, anzi a ricrearlo, a consentirgli di mostrarsi di nuovo alla luce del sole. Alla ricerca di una difficile riconciliazione col mondo, Antoni scopre grazie a Lisa che può esserci bellezza al di là dell’armonia, e persino nel deforme; e che lo sguardo del desiderio può modificare un volto, coglierne l’essenza.
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Milano, la Chiesa al centro della Rotonda di via Besana,
fino al 17 maggio 2009 ospita la mostra
Storia, illustrazione e fumetti del Corriere dei Piccoli
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Per tutti
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* Bianco *
di Marco Missiroli
(Ed. Guanda, pp. 228, euro 14,50)
 La vita può cambiare, all’improvviso. Lo fa soltanto attraverso la forza umana più grande: l’amore. È proprio l’amore per la moglie che non c’è più a guidare il vecchio Moses. È un amore che affonda nel ricordo e che porta Moses a rivivere le tappe di un’infanzia segnata da un primo incontro: quello con l’insolente, un ragazzo suo coetaneo, forse un “dio nero che non si prende”. Lì Moses capisce che “odio e gratitudine possono essere unica cosa”, lì nasce il conflitto che non lo abbandonerà più. Fino alla notte di una vecchiaia ormai compiuta. In quella notte tutto cambia. Arrivano infatti nuovi vicini di casa e una donna “con l’oro nelle mani e la danza sulla pelle” che custodisce un segreto: il segreto che spingerà Moses ad affrontare finalmente il passato. È grazie a questo secondo incontro che gli occhi e il cuore di Moses vedranno ciò che non hanno mai voluto vedere. Solamente così l’amore per quella moglie scomparsa diventerà l’unica forza per arrivare alla verità.
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Milano, la Rotonda di via Besana,
dal ‘600 luogo di sepoltura dei morti della Ca’ Granda,
nell’Ottocento ospedale di isolamento per malati contagiosi,
lavanderia dell’Ospedale fino al 1940, oggi adibita ad eventi culturali
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Per gli appassionati del genere “Ragazzi”
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* Mi chiamo Blidfinn ma puoi chiamarmi Bobo *
di Thorvaldur Thorsteinsson
(Ed. Salani, trad. di Silvana Cosimini, ill. di Serena Riglietti, pp. 128, euro 8,00)
Un bambino capita nel mondo del piccolo Blidfinn. Ma poi sparisce. Blidfinn vince la paura e va a cercarlo. Un viaggio avventuroso e fantastico, una storia di vita, morte e amicizia.
Nella grande tradizione che viene dal Nord:
un libro islandese premiato e tradotto in tutto il mondo.
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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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