Notizie letterarie (47/2008) da Infinitestorie.it con celebrazione del Re che seppe far parlare di sé, Sua Maestà il ‘68

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“Louis-Auguste Cézanne, father of the artist, reading l’Evenement”, by Paul Cézanne

http://www.letturaweb.net/jsp/raccolte/gcl/immagine.jsp?id_immagine=63

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Per tutti

* Le fiabe di Beda il Bardo *

di J.K. Rowling

(Ed. Salani, trad. di Luigi Spagnol, pp. 128, euro 10,00)

 “Le fiabe di Beda il Bardo” sono una raccolta di storie scritte per giovani maghi e streghe. Sono state popolari favole serali per secoli, perciò “Il Pentolone Salterino” e “La Fonte della Buona Sorte” sono altrettanto familiari a molti studenti di Hogwarts quanto “Cenerentola” e la “Bella Addormentata nel Bosco” lo sono ai bambini Babbani (non magici). Siamo oggi lieti di pubblicare in volume i commenti del Professor Silente, insieme a una nuova traduzione del testo di Beda a cura di Hermione Granger. Confidiamo che le intuizioni del Professor Silente, che includono osservazioni sulla storia della magia, ricordi personali e informazioni illuminanti sugli elementi chiave di ogni fiaba, faranno apprezzare a una nuova generazione di maghi e di Babbani “Le Fiabe di Beda il Bardo”.
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* E se covano i lupi *

di Paola Mastrocola

(Ed. Guanda, pp. 217, euro 15,00)

 Il lupo e l’anatra vivono insieme e lei si chiede che cosa potrà insegnare ai suoi figli. L’anatra decide allora di andare alla scoperta del mondo mentre il lupo coverà le uova. Lui ha scelto di allontanarsi dalle sue astrattezze filosofiche per poter cogliere meglio gli oggetti concreti che lo circondano. Marito e moglie hanno soltanto ventotto giorni per diventare quello che non sono, il tempo impiegato dalle uova per schiudersi, il tempo per prepararsi a diventare genitori. Mentre l’anatra incontra gatti e giornaliste, viaggiando e vivendo avventure, il lupo si distende in un prato e con pazienza e determinazione cova le uova discutendo della vita con un amico: un vecchio riccio brizzolato afflitto di solitudine.
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* Dopo lunga e penosa malattia *

di Andrea Vitali

(Ed. Garzanti, pp. 184, euro 14,60)

 Sono le tre di notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato per un’urgenza, il paziente lo conosce bene. Attraversa sotto una pioggia micronizzata i cinquecento metri che lo separano dalla casa del notaio Luciano Galimberti, suo antico compagno di bagordi. Può soltanto constatarne la morte per infarto. Ma c’è qualcosa che non lo convince, e nelle ore successive arrivano altri indizi e i sospetti crescono. Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali. Per farlo, dovrà conquistare la fiducia della moglie e della figlia di Lonati. E scoprire che la verità si trova forse sull’altra sponda del Lago di Como. “Dopo lunga e penosa malattia” è il primo giallo scritto da Andrea Vitali. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto. L’indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell’improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.
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* I libri di Luca *

di Mikkel Birkegaard

(Ed. Longanesi, trad. di Eva Kampmann, pp. 436, euro 18,60)

 Suspense, bibliofili e un pizzico di magia nel romanzo d’esordio di un giovane danese, che è già un clamoroso caso letterario. Un thriller dal ritmo serrato, un’avventura magica in cui scopriamo insieme al protagonista quante avventure ci attendono ogni volta che apriamo un libro, perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita, a partire proprio da questo: il primo romanzo in cui i protagonisti sono i lettori. Nel cuore di Copenaghen, c’è una libreria antiquaria con un curioso nome italiano: “I libri di Luca”. Quando il proprietario, Luca Campelli, muore di morte improvvisa e violenta, il negozio passa al figlio Jon, un promettente avvocato che da anni non aveva più contatti col padre. Nello scantinato della libreria, dopo il funerale, Jon apprende dal vecchio commesso Iversen un segreto: Luca era stato a capo di una Società Bibliofila e dei cosiddetti “Lectores”, persone dotate del particolare potere di influenzare gli altri mediante la lettura. Un giorno il negozio subisce un attentato incendiario: nella morte di Luca c’entra forse la lotta per il potere all’interno della Società Bibliofila? Sarà compito di Jon quello di venire a capo del mistero. C’è un traditore fra i Lectores? C’è qualcuno che vuole servirsi dei loro eccezionali poteri?
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* La lampada di Aladino *

di Luis Sepúlveda

(Ed. Guanda, trad. di Ilide Carmignani, pp.158, euro 14,00)

 Nel suo nuovo libro, Luis Sepúlveda segue il filo della propria biografia e torna ai temi che gli sono cari: l’avventura e la politica, il viaggio e l’utopia, l’amore e l’impegno. Sono storie che nella varietà dei toni e delle atmosfere ci restituiscono tutto il suo mondo letterario. Egli riunisce in questo volume tutti i suoi principali personaggi: un ragazzo e una ragazza si ritrovano dopo l’esperienza dell’esilio, dopo gli anni della dittatura cilena e delle lotte studentesche; un mercante levantino scopre la magia della Patagonia; un angelo vendicatore si batte, al di fuori di tutte le regole, per i poveri della terra; e fra i tanti personaggi, un sorprendente ritorno: il Vecchio che leggeva romanzi d’amore si rimette in marcia insieme all’amico dentista per il villaggio di El Idilio, abbandonato dai suoi abitanti in fuga dall’ennesima guerra per il petrolio.
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* Le parole segrete *

 di Joanne Harris

(Ed. Garzanti, trad. di Laura Grandi, pp. 520, euro 18,60)

 Nel piccolo villaggio di Malbry, nel Nord dell’Europa, non è facile essere ragazzini. L’ordine e le regole fanno da padroni; la magia, i sogni, i giochi sono banditi. Eppure Maddie non ha mai smesso di credere nel potere dei sogni. Lei è diversa da tutti gli altri. È ribelle, curiosa, testarda. Orfana di entrambi i genitori, sulla mano ha un segno, che assomiglia a una lettera o a un sigillo. Nel villaggio è un’emarginata. Tutti la temono. Ma lei non ha paura: ha imparato a sopravvivere, ha imparato a guardarsi da tutto e da tutti, a difendersi con le unghie e con i denti. Mentre il destino custodito dal segno della sua mano si avvicinerà giorno dopo giorno, una terribile catastrofe minaccerà di distruggere il suo mondo. E Maddie dovrà scegliere: affrontare il passato o fuggire per sempre.
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* Il decimo dono *

di Jane Johnson

(Ed. Longanesi, trad. di Paola Merla, pp. 416, euro 18,60)

 Nessuno vorrebbe trovarsi al posto di Julia Lovat, da quando è diventata l’amante di Michael, il marito della sua migliore amica. Nonostante i sensi di colpa, Julia non è mai riuscita a staccarsi da quell’uomo che ora, dopo sette anni, decide all’improvviso di troncare. Le lascia però un dono d’addio: un libro di disegni per il ricamo in cui lei scopre il diario di Catherine Anne Tregenna, una ragazza della Cornovaglia rapita dai corsari berberi nel 1625 e approdata a Salé, in Marocco. Man mano che procede nella lettura, Julia si appassiona alle peripezie di Catherine, con la quale condivide non soltanto la passione per il ricamo, ma anche le origini e l’indole romantica e ribelle. E quando parte per la Cornovaglia per stare accanto alla cugina Alison, distrutta dal suicidio del marito, Julia vede la propria vita intrecciarsi sempre più con la vicenda della giovane conterranea del Seicento. Parte così alla volta del Nord Africa, decisa a fare i conti con se stessa e con un inquietante enigma storico. Ma qualcuno si è messo sulle sue tracce, raggiungendola nel cuore di Rabat. E lì, per sfuggire agli inseguitori, Julia si affida a Idriss el-Kharkouri, guida berbera col pallino della storia, oltre che uomo di grande fascino.
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* Corri *

di Ann Patchett

(Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Silvia Piraccini, pp. 288, euro 15,00)

 All’uscita di un raduno democratico, in una Boston paralizzata dalla neve, l’ex sindaco Bernard Doyle discute con i figli adottivi Teddy e Tip, nella vana speranza che almeno uno dei due voglia continuare la sua carriera politica: ma basta un istante di distrazione e il casuale passaggio di una donna nera e della sua splendida bambina a cambiare sette vite per sempre. Concentrato come una tragedia classica nell’arco di ventiquattr’ore, “Corri” mette in scena un dramma eterno – quello di esistenze separate da decenni di segreti che tornano d’un tratto vicine – in un contesto modernissimo, di lealtà profonde che non coincidono con le attese sociali, le parentele di sangue, i legami anagrafici. Un libro che riguarda le poche cose veramente importanti per ciascuno di noi: l’essere genitori, figli, compagni; la continua ricerca della nostra reale vocazione, del nostro vero significato nel mondo; la nostra radicata e inevitabile speranza in una società più giusta.
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http://www.comune.bologna.it/iperbole/asnsmp/msbo1.html

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 Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Sentimenti”
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* Senza parole *

di Zhang Jie

(Ed. Salani, trad. di Maria Gottardo e Monica Morzenti, pp. 324, euro 16,60)

 Il libro più importante della cultura cinese, il Daodejing (Il Classico della Via e della Virtù) comincia così: “L’amore più grande lascia senza parole”. In questa frase è racchiusa tutta la forza di un sentimento che travolge l’anima e che spesso la prosciuga al punto da inaridirla per sempre; o che al contrario la riempie al punto da traboccare, cancellando la ragione e lasciando la persona in balia della sua forza, come un fuscello nel vento. Quell’amore inesprimibile ora è qui, nelle pagine di questo romanzo: uomini e donne in balia dei propri sentimenti, che vivono le proprie vite uniti e divisi da vicende e passioni; e sullo sfondo un paese immenso, antichissimo, dalla civiltà ricca e complessa, che è cambiato con inaudita rapidità e violenza nello spazio breve di un secolo. “Senza parole” ha il respiro profondo dell’epoca che racconta; la Storia del Novecento, quella che ha cambiato volto e anima al mondo intero, che ha trascinato la Cina e i suoi figli in una modernità senza scampo, costata incredibili sofferenze. E ha il sapore del quotidiano nei suoi personaggi grandi e piccoli, meschini e veri, pieni di debolezze e capaci di straordinari eroismi.
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http://www.rendo.altervista.org/prima.html

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Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror e Noir”
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* Il sesto colpo *

di James Patterson e Maxine Paetro

(Ed. Longanesi, trad. di Annamaria Biavasco e Valentina Guani, pp. 338, euro 17,60)

 Tempi duri per il tenente Lindsay Boxer. Un sabato mattina, pur essendo fuori servizio, riceve una chiamata dal suo capo: a bordo del traghetto Del Norte è avvenuta una sparatoria. Vi sono morti e feriti tra i quali, come scopre quando arriva sulla scena del crimine, la sua migliore amica, Claire Washburn, direttrice dell’Istituto di medicina legale di San Francisco. Un testimone ha ripreso la strage con la videocamera inquadrando il colpevole, probabilmente uno squilibrato, che è riuscito a scappare e gira armato di una calibro 38. Lindsay si mette subito in caccia. E qui per lei comincia il peggio: prima è retrocessa a sergente, poi prende una cantonata mentre indaga sulla scomparsa di una bambina, e sul fronte sentimentale le cose non vanno meglio. Un’altra sua amica, la giornalista del Chronicle Cindy Thomas, si trova in grave pericolo: nell’enorme palazzo in cui si è appena trasferita cominciano a verificarsi incidenti spaventosi, e intanto Yuki Castellano rischia di perdere in un processo importante, il primo per lei dalla parte dell’accusa. Le donne del Club Omicidi sono in crisi. Ed è soltanto l’inizio di una difficilissima partita in cui vince tutto chi si aggiudica l’ultima, imprevedibile mano.
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* Rossoamaro *

di Bruno Morchio

 (Ed. Garzanti, pp. 252, euro 16,60)

 In una corsia d’ospedale Bacci Pagano sta vegliando Jasmìne Kilamba: è riuscito a stento a liberarla da una gang di sadici assassini e ora la donna sta lottando tra la vita e la morte. Lo avvicina un anziano tedesco di nome Kurt Hessen, arrivato a Genova alla ricerca del fratellastro italiano, del quale sa soltanto che la madre era di Sestri Ponente e si faceva chiamare Nicla. Hessen vuole affidare l’indagine all’investigatore dei carruggi, che d’istinto rifiuta. Ma a convincerlo basta un assegno molto, troppo generoso e, forse, qualche altro oscuro motivo. Inizia così un viaggio nel passato che riporta Bacci alla Genova del 1944 popolata di soldati tedeschi, fascisti, partigiani e spie, dove i suoi genitori e il nonno Baciccia lavoravano come operai e Nicla serviva alla mensa dell’Ansaldo Fossati. L’immagine della giovane, informatrice della Resistenza infiltrata presso i nazisti, si sovrappone a quella di Jasmìne, prostituta nera fuggita da una terra senza speranza. E anche la città dilaniata dalla guerra, dalla miseria e dalla fame si confonde con la metropoli contemporanea, investita dal vento della globalizzazione.
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* Il rapporto *

di Philippe Claudel

(Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Francesco Bruno, pp. 288, euro 15,00)

 In un anonimo paesino sperduto tra i monti, provato dagli orrori della guerra e dell’occupazione nazista, approda un individuo con le guance imbellettate e una redingote d’altri tempi. È accompagnato da un bel baio, “signorina Julie”, e da un asino di nome “signor Socrate”. L’innata diffidenza degli abitanti non tarda a marchiarlo come l’Anderer, l’Altro. È l’inizio di una convivenza difficile, è l’origine di un crimine collettivo, che rende indispensabile una ricostruzione puntuale dei fatti. Chi meglio del “paesano” Brodeck può farlo, lui che padroneggia la scrittura e di mestiere stende rapporti sulla flora e la fauna locali? Addentrandosi in un territorio proibito come l’animo umano e le sue dense ombre, Brodeck perderà di vista la sua missione per avviare un’inquietante e inarrestabile discesa tra le miserie dei suoi simili, scandagliando impietosamente una realtà dove nessuno può dirsi innocente. Perché, come ci ricorda Philippe Claudel, anche quando ad agire è l’intera comunità, non per questo viene meno la responsabilità individuale, per quanto comodo sia convincersi del contrario

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Per gli appassionati dei generi “Thriller, Horror, Noir” e “Avventura”
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* L’ombra del leone *

di Steve Berry

(Ed. Nord, trad. di Elisa Villa, pp. 473, euro 18,60)

 Quando Cotton Malone riprende conoscenza, le fiamme lo avvolgono all’interno del museo di cultura Greco-Romana e dal nulla appare Cassiopea Vitt, la donna che, in passato, lo ha aiutato a trovare il tesoro dei Templari e la biblioteca di Alessandria. I due riescono miracolosamente a scappare e si rifugiano da Henri Thorvaldsen, l’eccentrico miliardario danese proprietario del museo. Apprendono allora che quell’incendio è servito da copertura per due ladri che hanno rubato un medaglione raffigurante Alessandro Magno. Secondo una leggenda, esistono otto medaglioni che, se affiancati, mostrano la soluzione del famoso “rebus di Tolomeo”, un enigma che indica l’ubicazione della tomba di Alessandro Magno. Nel frattempo, a Samarcanda, il primo ministro della Federazione dell’Asia centrale, una nuova nazione nata dalla fusione delle ex Repubbliche Sovietiche, è in attesa di sapere se i suoi uomini si sono impossessati del medaglione conservato a Copenhagen: quell’oggetto, infatti, gli può assicurare un potere inimmaginabile.
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* La città sepolta*

di James Rollins

(Ed. Nord, trad. di Marco Zonetti, pp. 528, euro 18,60)

 Nel 300 d.C., nell’attuale deserto d’Arabia, esisteva una civiltà raffinata. La sua capitale portava il nome di Ubar. La leggenda narra come questa civiltà abbia trovata un’incredibile fonte di energia e come sia stata poi sepolta nella sabbia. Oggi a Londra, un’esplosione ha distrutto l’ala del British Museum riservata agli antichi manoscritti arabi. Stando alle immagini delle telecamere di sorveglianza, una sfera di luce sarebbe entrata in contatto con un antico manufatto provocando la distruzione dell’intero edificio. Safia al-Maaz, la brillante curatrice della collezione araba, scopre tra le macerie un oggetto sorprendente, rimasto nascosto per millenni, un cuore di ferro con inciso un nome leggendario: Ubar, la città perduta della regina di Saba. Ma purtroppo, non è la sola ad interessarsi a quest’oggetto. Una misteriosa organizzazione sta tentando di impadronirsene con ogni mezzo. Per fortuna accanto alla giovane ricercatrice c’è anche l’agente segreto della Sigma Painter Crowe, che accompagnerà Safia nella ricerca della città sepolta..

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Per gli appassionati dei generi “Avventura” e “Fantasy e Fantascienza”
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* La promessa dei lupi *

di Dorothy Hearst

(Ed. Nord, trad. di Anna Carbone, pp. 357, euro 17,60)

 Europa, 14.000 anni fa. L’umanità è nomade e attraversa a stento lunghe distese seguendo gli animali cacciati. Kaala, una piccola lupa, si affeziona a una bambina umana. Kaala è stata condannata a morte con i fratelli e la madre, ma non vuole morire e cerca in sé tutta la forza e la determinazione necessaria per superare le difficoltà che assalgono la sua selvaggia esistenza. Presso il Fiume Rapido, Kaala salva una bambina che sta per annegare. Malgrado la severa legge proibisca agli umani e ai lupi di intessere legami, tra Kaala e la piccola bambina si instaura immediatamente una sincera unione che porta entrambe a scoprire in loro un’intesa straordinaria. Riusciranno a crescere insieme seguendo la loro intuizione secondo cui l’innocenza e l’altruismo sono le uniche leggi cui è giusto obbedire? Per Kaala arriva allora il grande momento della scelta: rientrare nel branco oppure seguire colei che ha dimostrato comprensione e affetto?

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Per gli appassionati del genere “Fantasy e Fantascienza”
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* Queste oscure materie. La trilogia completa *

di Philip Pullman

(Ed. Salani, trad. di M. Astrologo, F. Bruno, A. Tutino, pp. 1080, euro 20,00)

 Riuniti per la prima volta in un volume unico “La bussola d’oro”, “La lama sottile” e “Il cannocchiale d’ambra”. Lyra, ragazzina impetuosa, appassionata, onestissima e ingenua bugiarda, vive al Jordan College di Oxford. Oxford non è lontana da Londra, e Londra è in Inghilterra. Ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l’Oceano c’è l’America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull’Artico; lo studio della natura viene chiamato “teologia sperimentale”. E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Nel nostro universo vive Will, orgoglioso, sensibile, leale e coraggioso, ma sfuggente come un gatto: i due ragazzi, provenienti da mondi diversi, si incontrano, si scontrano e diventano amici per la pelle. Will è in possesso della lama sottile, un misterioso coltello che permette il passaggio tra i mondi. Lyra però è al centro di un’antica profezia delle streghe e la Chiesa ha decretato la sua morte. Will e Lyra sono coscienti di avere un compito importante da svolgere, ma non sanno quale sia: perché la profezia si avveri non dovranno obbedire a un destino precostituito, ma essere liberi di scegliere.

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Per gli appassionati del genere “Sentimenti”
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* Se stasera siamo qui *

di Catherine Dunne

(Ed. Guanda, trad. di Paola Mazzarelli, pp. 320, euro 16,50)

 Quattro amiche legate da un profondo sentimento reciproco decidono di ritrovarsi una sera per fare un bilancio, guardarsi indietro, decidere in che direzione andare. Claire non riesce a dimenticare il suo unico amore e vive di rimpianti, consapevole che la sua “inutile bellezza” non le ha portato altro che troppi uomini sbagliati, e sente di avere ancora qualcosa da perdonarsi e da farsi perdonare. Maggie cerca il riscatto da un matrimonio infelice e da un marito patologicamente infedele. L’altezzosa Georgie si è costruita con caparbietà una carriera di successo ma ha dimenticato il significato della parola “passione”. Nora, moglie e madre perfetta, sempre un po’ snobbata dalle altre per via della sua grigia “normalità”, ha deciso di rivelare alle amiche un segreto che dal passato sta per tornare a sconvolgere la sua vita.
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* Dove finisce il fiume *

di Charles Martin

(Ed. Corbaccio, trad. di Lucia Corradini Caspani, pp. 424, euro 18,60)

 Doss è un artista squattrinato cresciuto in una roulotte in Goergia; Abigail la bellissima figlia di un senatore della Carolina del Sud. Ma quando s’incontrano per caso, entrambi capiscono all’istante di aver trovato l’anima gemella. Le difficoltà che hanno incontrato per poter coronare il loro sogno d’amore sono nulla in confronto a quello che li aspetta: dieci anni dopo il loro matrimonio Abigail si ammala gravemente e quando, ormai certa della fine imminente, compila un elenco di dieci desideri da realizzare prima della morte, Doss è al suo fianco deciso a realizzarli insieme a lei. Non importa se dovrà se dovrà sfidare l’opposizione del padre di lei, rapirla di notte dall’ospedale, sfuggire all’inseguimento della polizia, Abigail vuole quell’ultimo viaggio sul fiume e Doss farà di tutto per accontentarla e accompagnarla fin dove finisce il fiume.
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Per gli appassionati del genere “Storico”
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* L’uomo che leggeva le stelle *

di Dominique e Jerome Nobécourt

(Ed. Corbaccio, trad. di Valeria Galassi, pp. 492, euro 18,60)

 Nel 1533, all’età di trent’anni, Michel de Nostradame è un medico e un astrologo stimato, ma anche temuto per le sue straordinarie facoltà: sospettato di eresia, trova il nonno Jean, gran maestro in scienze occulte, il quale lo inizierà ai segreti della sua famiglia. Dopo la morte violenta di suo nonno, egli tornerà a Parigi dove si innamorerà perdutamente di Marie, figlia del barone di Croxmart, intransigente persecutore di eretici. Ma forte del suo amore, Michel non vede nulla dei pericoli, della gelosia, dei tradimenti e delle meschinità degli uomini che lo circondano. Così come ignora le potenze che lo aiuteranno a fronteggiare i suoi nemici.
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Per gli appassionati dei generi “Umorismo” e “Thriller, Horror, Noir”
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* Il caso dei libri scomparsi *

di Ian Samson

(Ed. TEA, trad. di C. Carcano, pp. 336, euro 10,00)

 Appena arrivato da Londra nella piccola cittadina di Tundrum, Irlanda del Nord, per ricoprire il suo primo posto come bibliotecario, il giovane Israel Armstrong scopre che in effetti il suo posto non c’è, né la biblioteca, né i libri. E questo non è che l’inizio dei suoi guai. Nel giro di poche ore infatti perde vestiti, soldi, carte di credito, e forse anche fidanzata, s’imbatte in una serie di personaggi eccentrici quanto lui con i quali immancabilmente entra in conflitto, viene alloggiato niente meno che nella stia dei polli di una fattoria e si ritrova incastrato al volante di un vecchio furgone arrugginito che funge da biblioteca semovente, ma senza scaffali. Peccato però che i libri continuino a mancare: 15.000 volumi, per l’esattezza, scomparsi. Chi mai li avrà rubati? E perché? Ma soprattutto, ci sarà in quell’angolo di mondo dimenticato da Dio un posto decente dove poter bere un cappuccino decente e leggersi il giornale? Israel vuole delle risposte.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Contestazione

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Per gli appassionati dei generi “Umorismo” e “Storie vere”
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* Nonsolomamma *

di Claudia de Lillo

(Ed. TEA, pp. 280, euro 10,00)

 Lei fa la giornalista finanziaria. Ha due hobbit di sesso maschile. Il più grande ha quattro anni, ama le donne, il cioccolato e “Il Signore degli Anelli”. Da grande farà il cavaliere Jedi. Il più piccolo ama le papere e le scarpe. Ha gli occhi tondi, come il protagonista di un fumetto giapponese. Nei suoi quasi due anni di vita ha detto “sì!” una volta sola e se né è subito pentito. Lei ha un marito part-time, barese e comunista, che passa buona parte del suo tempo a Londra dove lavora e dove probabilmente ha una vita parallela con un’altra moglie e altri figli, inglesi. Insieme a loro c’è spesso Valentina Diolabenedica, la baby sitter degli hobbit, la persona più importante dell’elasti-vita. Abitano a Felicity Place. Intorno a loro c’è Milano, ma i residenti di questo bizzarro posto tra le magnolie sono convinti di vivere in un ridente sobborgo americano e crescono i figli a Coca-Cola con ghiaccio, tacchino ripieno e pop corn cotti nel microonde. Lei ha i piedi per terra, i capelli a carciofo e un cronico senso di colpa. Ha giornate complicate e notti impegnative. Non si veste da strafiga perché sta scomoda, non si trucca perché non ne ha il tempo, non si mette la crema idratante perché se ne dimentica. Se per sbaglio chiude gli occhi, crolla addormentata. Lei è un’elasti-mamma, nel bene e nel male.
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Dont make war I make love, non faccio la guerra, faccio l’amore

http://temi.repubblica.it/espresso-il68/2008/01/29/gli-stili-di-vita/?photo=21

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Per gli appassionati del genere “Narrativa al femminile”
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* Prima di questo letto *

di Stefania Piloni

(Ed. TEA, pp. 140, euro 10,00)

 Lei ha la passione per il flauto traverso e per i libri. Si è appena sbarazzata di un marito boia, delle sue corna e del sesso spiccio che le ammazzava l’anima, e lasciata una fede, ha raccolto una sfida: può una donna godere da uomo? Rispondere a questa domanda diviene presto un talento, uno studio applicato alla ragion pura del sesso. Nel calore lei prende uomini a caso: l’uomo incontrato a una festa, lo sconosciuto visto in tram, lo studente della biblioteca. Uomini da scoprire, da possedere, da godere. Il sesso si rivela un grande gerarca, un nutrimento, un onore riservato al corpo, ed è sotto questa benedizione che avviene l’incontro con lui. Un perfetto imprevisto che sovverte la morale della carne, logica e vorace. In una casa sfitta, piena soltanto di libri e ricordi di altri, si consuma la loro storia. Ma l’amore potrà essere, per entrambi, la vera tentazione, l’ultima trasgressione?

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C’era una volta un Re, / un po’ vanesio invero, /

che avrebbe fatto parlar di sé / per quell’unione fuor di riga / baci appassionati, baci vietati, / violazione del  senso del pudore / giù in strada con Compagna Contestazione. /

C’era una volta un Re,Sua Maestà il ’68 /

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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