Non importa cosa dicono e se dicono, l’importante è che ti visitino: motto celebrativo dal libretto rosso di Arzyncampo





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Il lago e la barca a vela, olio su tela, di Gioacchino Natalini

www.venziart.com/…/Natalini/Natalini.htm

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Un importante e soprattutto imprevisto susseguirsi di numeri: dai 626 accessi di martedi 12 gennaio Arzyncampo giusti giusti 15 giorni dopo sfonda anche quota 700, per l’esattezza 724 visitatori  mercoledi 27 gennaio, giorno aureo di san paganini. Giorno di stipendio e dunque il giorno de la paga del blogger, almeno in senso di gratificazione. In aumento anche i commenti e, fatto curioso, riferiti a post datati diversi mesi. Insomma, un blog sempre più a tutto campo, non a caso appunto Arzyncampo. Battuta davvero di basso profilo ma diventa sempre più difficile celebrare successi che si susseguono nonostante appaia sempre più evidente la difficoltà di mantenere alto il ritmo. Ma finchè la barca va, come suggeriva l’Orietta nazionale, lasciamoci andare alla corrente, in fondo era questo l’obiettivo sperato in sede di avvio, quattro anni fa circa: diventare un punto di riferimento. Invero si ignora quale sia il riferimento, l’arte, la poesia, i racconti, la fotografia, la cronaca, ma poco importa. Lo diceva Arz-Tzè-Tung nel suo libretto rosso parafrasando un opera letteraria di tal Mao, non importa cosa dicono e se dicono, l’importante è che ti visitino. Che cosa questo produrrà? Mah, chissà chi lo sa, chi vivrà, vedrà. Viviamo alla giornata, tiriamo a campare come ormai d’abitudine anche nella vita concreta con in cattedra la crisi economica e le promesse (da marinaio) del governo in tema di riduzione delle tasse e d’aumento di stipendi e pensioni. Meglio un blog navigante in internet per puro diletto, piuttosto che un Berlusconi e un Bossi sull’uscio di casa. Espressione di antica verità di Arzyncampo, un blog pieno di saggezza.

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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