Niente di nuovo sul fronte occidentale, romanzo di Erich Maria Remarque, Oscar Mondadori editore, 2011

Romanzo storico che narra le vicende di un soldato tedesco e dei suoi amici partiti volontari destinazione appunto il Fronte occidentale della Grande Guerra. Storia dunque di un gruppo di studenti tedeschi che, illusi dalla propaganda militarista, sognano gloria e conquiste e scoprono una realtà fatta dell’odore del fumo e del fango delle trincee, della pioggia, di miseri pasti consumati nelle gavette, di pidocchi, della paura per i fruscii delle bombe nemiche in arrivo e dei loro scoppi che inevitabilmente  prendono la vita di qualche sventurato giovane. Che poco importa sia dei vinti o dei vincitori, quel che conta è che sono giovani del tutto estranei a quelli che sono gli interessi delle grandi potenze, non certo i loro, ingannati dalle parole e dai proclami di chi, comunque, rimane a casa in sicurezza, lontano dai cannoni e dalle armi dei presunto nemico. Appunto per scoprire, riflettendo, che il nemico non ha mai fatto nulla di male, è solo un altro ragazzo semplicemente nato altrove, che trema ed ha paura, piange, aveva una vita e affetti altrove e nessun interesse reale a combattere una guerra inutile e senza pietà. Un grande romanzo da leggere almeno una volta nella vita e, a questo proposito, credo sia l’unico romanzo che personalmente ho letto  e riletto.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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