Romanzo storico che narra le vicende di un soldato tedesco e dei suoi amici partiti volontari destinazione appunto il Fronte occidentale della Grande Guerra. Storia dunque di un gruppo di studenti tedeschi che, illusi dalla propaganda militarista, sognano gloria e conquiste e scoprono una realtà fatta dell’odore del fumo e del fango delle trincee, della pioggia, di miseri pasti consumati nelle gavette, di pidocchi, della paura per i fruscii delle bombe nemiche in arrivo e dei loro scoppi che inevitabilmente prendono la vita di qualche sventurato giovane. Che poco importa sia dei vinti o dei vincitori, quel che conta è che sono giovani del tutto estranei a quelli che sono gli interessi delle grandi potenze, non certo i loro, ingannati dalle parole e dai proclami di chi, comunque, rimane a casa in sicurezza, lontano dai cannoni e dalle armi dei presunto nemico. Appunto per scoprire, riflettendo, che il nemico non ha mai fatto nulla di male, è solo un altro ragazzo semplicemente nato altrove, che trema ed ha paura, piange, aveva una vita e affetti altrove e nessun interesse reale a combattere una guerra inutile e senza pietà. Un grande romanzo da leggere almeno una volta nella vita e, a questo proposito, credo sia l’unico romanzo che personalmente ho letto e riletto.