Due simpatici racconti su Sherlock Holmes di Enrico Solito oltre ad un carteggio autentico tra Holmes e Watson. Innanzitutto L’AVVENTURA DELLA TREDICESIMA PORTA: Ci fu un tempo in cui Holmes, come nei romanzi di Hugo a Parigi, si aggirava per l’enorme sistema fognario della città in cerca di avventure, come in questa storia di infanzia abbandonata. Poco noto è poi il rapporto che ebbe con un particolarissimo della banda degli Irregolari, Sidney detto “il marinaio” perchè aveva fatto una nave scuola per un anno al posto dell’orfanotrofio. Sidney si presenta alla porta di Sherlock accompagnato dalla madre, una signora ancora bella dal portamento dignitoso e dagli abiti miseri ma non stracciati. Hannah Harriet Hill, in arte Lili Harley, ex cantante di music hall, vedova, cucitrice, talvolta ospite dell’ospedale di Lambeth. Il marito ucciso a botte da sconosciuti che avevano devastato la casa alla ricerca di un tesoro che, per lui alcolizzato, non si riesce nemmeno ad immaginare quale potrebbe essere. Ed è questo l’oggetto dell’indagine che Sherlock accetta naturalmente gratuitamente perchè lui è un gentleman e come tale attento ai bisogni del popolo. A seguire IL CASO DEL MINATORE MATTINIERO: Holmes, come detto, era un gentleman, ma non rifiutava di mescolarsi con il popolo, per il quale ebbe più apprezzamento che per i potenti. Dopo un disastro in miniera, i minatori, tramite James Pordees, rappresentante sindacale, assoldano il grande investigatore per far luce sulla morte apparentemente accidentale di due di loro, James Weighton e Charles Rodbee: ne nasce una grande storia di investigazione e politica in uno spaccato d’epoca con protagonisti naturalmente l’amico John Watson, il direttore della miniera di Addleton, il sorvegliante Thomas Craksee. Letture gradevoli, interessanti, piene di curiosità utili per approfondire lo stile e i metodi dell’inquilino del 221B di Baker Street e che, sempre nel libro, incontreremo e conosceremo leggendo il carteggio, composto da lettere e telegrammi, tra Holmes e Watson a proposito del testo del Manuale pratico di apicultura (andato perduto) scritto dallo stesso Holmes dopo il suo ritiro in Sussex, al momento del suo apparente abbandono della professione di investigatore.