“Messaggero d’amore” e “Dante e Beatrice”, omaggio all’arte di Marie Spartali Stillman, modella e artista preraffaellita

Messaggero d’amore, olio su tela di Marie Spartali Stillman

Maria Eufrosyne Spartali coniugata Stillman ( 1844 – 1927 ), è stata una modella e pittrice inglese di origini greche. Durante i suoi sessant’anni di attività produsse più di un centinaio di opere ed espose regolarmente nelle gallerie della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.

Lei e le sue cugine Maria Zambaco e Aglaia Coronio furono chiamate tra i loro amici le tre grazie, riprendendo quelle della mitologia greca: Aglaia, Eufrosina e Talia poiché erano tutte e tre molto belle e di discendenza greca. Algernon Swinburne disse di Spartali: “Lei è così bella che voglio sedermi e piangere“.

Nel 1871 contro il volere dei suoi genitori sposò il giornalista e pittore statunitense William James Stillman. Il lavoro di lui come corrispondente estero portò la coppia a Londra, a Firenze, poi Roma. Lei viaggiò anche verso l’America e fu la sola preraffaellita di origine britannica a lavorare negli Stati Uniti.

I soggetti delle sue opere sono quelli tipici dei preraffaelliti: figure femminili, paesaggi italiani, scene di Shakespeare, Petrarca, Boccaccio e soprattutto Dante. Tra le sue opere dantesche vi sono: The Meeting of Dante and Beatrice on All Saints’ Day (1881), Dante and Beatrice, Scene from the Vita Nuova (1891), Madonna Pietra degli Scrovigni (1884), A May Feast at the House of Folco Portinari, 1274 (1887), Dante at Verona (1888), A Florentine Wedding Feast (1890), Upon a Day Came Sorrow unto Me (1887), A Pilgrim’s Folk (1914).

Dante e Beatrice, olio su tela di Marie Spartali Stillman

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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