“Le case di tolleranza e il controllo del territorio”, di Davide Scarpa

Davide Scarpa, responsabile in facebook della pagina ‘Museo delle Case di Tolleranza’, ci ricorda il tempo dell’amore a pagamento dei nostri nonni

Tutti i documenti e i permessi per esercitare nelle case di tolleranza, erano rilasciati dalla Prefettura, che rappresentava LA PUBBLICA SICUREZZA, e l’amministrava su un’intera provincia, quindi le case di tolleranza PRESIDIAVANO IL TERRITORIO, in ogni aspetto della PUBBLICA SICUREZZA, compreso l’ambito della SANITÀ PUBBLICA, e all’occorrenza svolgevano funzioni di prevenzione sanitaria, e potevano essere usate come appoggio logistico, per qualsiasi attività AMBULATORIALE, E DISPENSARIO (cure e vaccini per tutta la popolazione, in mancanza di strutture adeguate…).


Moltissime persone approfittavano dell’ispezione sanitaria bisettimanale obbligatoria per le prostitute, fatta dagli UFFICIALI MEDICI MILITARI incaricati, per PRESENTARSI VOLONTARIAMENTE ed esservi sottoposti GRATUITAMENTE come CLIENTI ABITUALI, (…per averne diritto bastava esser stati “segnati” un paio di volte nel PUBBLICO REGISTRO UFFICIALE PRESENZE ed avere una situazione reddituale bassa, come la stragrande maggioranza della popolazione italiana dell’epoca, ad es. mezzadri e braccianti agricoli… ).

L’ispezione sanitaria GRATUITA, non si limitava al semplice controllo, prevenzione e diagnosi di eventuali malattie veneree, MA ANCHE E SOPRATUTTO A PREVENIRE E CONTROLLARE TUTTO IL RESTO DELLE MALATTIE ENDEMICHE DI CARATTERE CONTAGIOSO, come il flagello della TUBERCOLOSI, e tante altre.

Spesso si usarono gli “ambulatori” delle case di tolleranza per le CAMPAGNE DI VACCINAZIONE ADULTA OBBLIGATORIA, (dato che in quel luogo era molto più facile, scovare tutti gli adulti maschi, e spesso anche tutti in una volta sola…), ma la cosa che sorprende è anche come la casa di tolleranza, fosse un’efficientissimo ed impeccabile “SERVIZIO INFORMAZIONI TERRITORIALE” a livello “CAPILLARE” su qualsiasi attività al limite della legalità ed “oltre” come LA PROSTITUZIONE DI STRADA (diretta concorrente “sleale” delle case di tolleranza, per i prezzi “stracciatissimi”), IL GIOCO D’AZZARDO (è dalla notte dei tempi che il mondo del gioco è estremamente legato a quello della prostituzione), LO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI (ma a quei tempi non era un problema di massa “giovanile”, ma riguardava solo una sparutissima elite di signorotti, di solito al quanto attempati, se non addirittura anziani) E PERSINO TUTTO QUELLO CHE RIGUARDAVA LA MAGIA E LA CIARLATANERIA (medici abusivi, di solito radiati dall’albo per comportamento indegno, aborti clandestini, guaritori, fattucchieri, medium, maghi, veggenti, preveggenti, ecc).

APPROFITTARSI DELLO STATO DI DISPERAZIONE DELLE PERSONE, IN OGNI MODALITÀ E FORMA, ERA UN REATO GRAVISSIMO!…RICORDARSI SEMPRE CHE ALL’EPOCA ESISTEVA IL REATO DI PLAGIO!.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.