“La ragazza del treno”, romanzo di Paula Hawkins, Piemme edizioni

Come definire Rachel, forse povera donna, compatendola. Una paranoia di fondo, abbandonata dal marito che ora vive in quella che era la loro casa con un’altra donna, quella che gli ha dato la figlia tanto desiderata e che lei non era riuscita a dargli. Sola. Tutte le mattine lo stesso treno che la porta dalla periferia di Londra fino al centro città. Londra è divisa in sei ‘cerchi’, per raggiungere il centro il viaggio dura un paio d’ore e lei non ha nessun motivo per continuare a salire su quel treno. Un tempo raggiungeva l’ufficio ma il troppo alcol, l’essere troppo spesso ubriaca oramai alcolizzata, hanno determinato l’inevitabile, il licenziamento. Ma non rinuncia al viaggio, anche per non dare spiegazioni all’amica che la ospita. Eppoi perchè tutti i giorni il treno passa proprio di fronte alla casa di fianco a quella dove vive l’ex marito. Dai treni di Londra non è difficile osservare una volpe in libertà. Rachel invece dal finestrino vede una coppia sul balcone, la coppia pefetta di una vita perfetta. Non li conosce ma vede che si amano, vede la dolcezza di lui e i sorrisi compiaciuti di lei, immagina la luce negli occhi di lei che sussurra l’amore per lui. Immagina anche i nomi, Jess e Jason e per lei quei due diventano il riscatto del fallimento della sua vita. Fino a quando succede l’imprevedibile: una mattina, dal solito finestrino del treno, vede qualcosa che manda in fumo l’idealizzazione della coppia perfetta. Scoprirà che lei si chiama Megane, che lui si chiama Scott e nello stesso tempo apprenderà dai giornali che Megane è scomparsa, sparita, andata chissà dove. La polizia la cerca, Scott disperato la cerca e lei forse ha visto qualcosa che potrebbe essere la chiave della situazione. Leggiamo cosa succede giovedi 28 luglio 2014 alla sera: “Stamattina ho inviato un’e-mail a Scott; non è stato difficile trovare il suo indirizzo. Ho cercato il suo nome su Google e sono stata rimandata al sito www.shipwellconsulting.co.uk, che pubblicizza ‘servizi di consulenza informatica per aziene e organizzazioni no profit. Ero certa che fosse lui, perchè l’indirizzo coincideva con quello di casa. … Al suo posto, non risponderei. Anche lui, come la polizia, penserà che sono una squilibrata che ha letto la notizia sui giornali.” Invece Scott si farà sentire, i due si incontreranno, Rachel racconterà quel che aveva visto quel giorno dal finestrino del treno e la vicenda entrerà nel vivo, sviluppando una storia nella quale si intrecciano vicende insospettabili che ogni qual volta ti fanno sospettare la conclusione si riavvolgono nella migliore tradizione dei gialli per portarti ad un finale mozzafiato e, come evidenzia la copertina del libro, ‘Non guarderete mai più da un finestrino con gli stessi occhi‘.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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