“La banda del Sordo”, romanzo di Ermanno Mariani, Pontegobbo edizioni

Primo premio al concorso letterario annualmente proposto dalle edizioni Pontegobbo di Bruna Boccaccia e Daniela Gentili. Anno 2015, tema ‘Storie di fiume: il Po, il Trebbia e gli altri‘ e Mariani ci porta sulle rive del Grande Placido Fiume a Piacenza dove trova rifugio una sgangherata banda di smarruppati, più disadattati che veri e propri delinquenti. Tantochè ogni tentativo di criminaleggiare incontra ostacoli infiniti, dalla truffa all’anziano di turno alla rapina (a mano armata con una vecchissima pistola residuato dell’ultimo conflitto) in farmacia. Così ogni sera la banda si ritrova tra i ruderi d’una vecchia trattoria abbandonata da anni e il piatto a disposizione è sempre quello: enormi maleodoranti ‘siluri’ (un tempo si chiamavano pescigatto) più che pescati uccisi dalle acque inquinatissime. Il Sordo, il Gatto, Peppo, l’Inscimmiato, il Muerto sono i protagonisti (alcuni riconoscibili, almeno apparentemente, nella realtà piacentina) di questa saga della disperazione e del fallimento che inevitabilmente suscita simpatia, partecipazione, condivisione e, da lettore, ti ritrovi a parteggiare affinchè il delitto, per una volta, paghi. Ma niente da fare. Come quando la banda decide di rapire una prostituta per poi richiedere ed ottenere il riscatto dal magnaccia di turno. Così conosciamo Alina, giovanissima albanese cieca, schiava della mafia organizzata arrivata da oltre il mare. Ma possono cinque ‘pescegatti’ emarginati piacentini mettersi in contrasto con quella mafia? Non si scherza col fuoco, come non si scherza con la droga e men che meno con l’Aids perchè, ovviamente, i componenti della sgangherata gang non si fanno mancare nulla. Anche perchè manca un elemento essenziale per la riuscita di ogni piano criminale: l’assenza di cuore e i ‘nostri’ purtroppo, per volontà di Mariani, dal cuore non riescono a prescindere. Che è poi l’elemento vincente del romanzo, l’elemento che ti strappa il sorriso di simpatia per i protagonisti, l’elemento che, giunto all’ultimo capitolo della saga, ti lascia comunque il piacere di aver seguito storia e vicenda. Insomma di aver letto il libro.

A destra l’autore Ermanno Mariani e al centro Daniela Gentili di Pontegobbo edizioni (foto quotidiano online PiacenzaSera)

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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