“Intorno al poema”, laboratorio poetico in Bobbio con Alberto Bellocchio, quarta edizione, 29 e 30 settembre 2007

Il laboratorio poetico voluto e organizzato da Alberto Bellocchio in Bobbio, nell’appennino piacentino tra emilia e liguria, si ripropone nella sua quarta edizione con un titolo, INTORNO AL POEMA, che richiama i grandi contributi di autori come Attilio Bertolucci, Roberto Roversi, Franco Loi.

.

Negli ultimi anni peraltro questa disposizione al poema sta tornando nella poesia italiana, come approfondito già nelle precedenti edizioni del laboratorio.

L’impegno civile e realistico non può mai venire meno, e la narrazione in versi ne è una fedele testimonianza.

 .

Questa quarta edizione del laboratorio – mettendo a confronto autori, critici e col contributo dei partecipanti – intende sviluppare sul tema uno specifico momento di analisi, di riflessione e di approfondimento critico.

.

Il programma  si sviluppa nella mattinata e nel pomeriggio di sabato 29 settembre e la mattina di domenica 30 settembre.

Prevede – confermando uno specifico spazio per la lettura dei testi dei partecipanti – gli interventi di Gianni D’Elia, Alberto Bellocchio, Leonardo Zanier e dei critici Gabriella Palli Baroni e Flavio Santi.

.

.

Per informazioni e per iscriversi al laboratorio:

Centro Culturale Comunale

Piazzetta S. Chiara 1     29022 Bobbio (Piacenza)

Tel. 0523-962804      E-mail: [email protected]

.

Notizie sui protagonisti

.

Gianni D’Elia vive a Pesaro, dove è nato nel 1953. Libero docente e traduttore, tiene corsi e seminari di letteratura italiana e francese. Ha fondato e diretto la rivista Lengua (1982 – 1994), collaborando come critico a numerosi quotidiani e riviste. Ha pubblicato le raccolte poetiche: Non per chi va (1980 e 2000), Interludio (1984), Febbraio (1985), Città d’inverno e di mare (1986), Segreta (1989), Notte privata (1993), Congedo della vecchia Olivetti (1996), Sulla riva dell’epoca (2000), Guerra di maggio (2000), Bassa stagione (2003), Trovatori (2007). Ha tradotto poeti simbolisti e surrealisti: Taccuini francesi (1990), I nutrimenti terrestri di Gide (1994), Lo spleen di Paris di Baudelaire, I paradisi artificiali di Baudelaire. Nel 2005 esce in Francia la traduzione del suo Congedo della vecchia Olivetti, a cura di Bernard Simeone. Ha recentemente pubblicato due saggi : L’eresia di Pasolini” e Il petrolio delle stragi.

.

Alberto Bellocchio è nato a Piacenza nel 1936; risiede a Milano. Fino al 1985 è stato dirigente sindacale; da allora opera in Agenzie per la promozione delle politiche del lavoro e della formazione professionale. Scrive solo in versi. Ha pubblicato diverse raccolte (L’ora della gazza, Servitù accessorie) su riviste ed alcune plaquettes. Ha pubblicato inoltre: Il gioco dei quattro cantoni (1997), Sirena operaia (2000), La banda dei revisionisti (2002), Il libro della famiglia (2004, Ned Ludd (2005), Il romanzo di Aldo (2007). Finalista al Premio Viareggio 2005 e vincitore del Premio Carducci 2005 e del Premio Stephen Dedalus.

.

Leonardo Zanier,  sindacalista, animatore e mediatore culturale, esperto di formazione degli adulti, di emigrazione e di sviluppo locale. Ed è tra i più noti e letti autori friulani, anche fuori dal Friuli. Molte delle sua raccolte di versi sono state musicate e tradotte nelle principali lingue europee. La sua prima raccolta di poesie: Libers… di scugî lâ /Liberi… di dover partire, (1964), racconta l’emigrazione carnica e non solo, dei primi anni ’60. I suoi recenti lavori teatrali: Confini: un teatro! (1998) e Turismo: un teatro! (1999), messi in scena con il Teatrino del RIFO, lo hanno visto anche impegnato e divertito “attore”. A questi copioni si può aggiungere la favola: Linia dreta / Linea diritta (2001).Nell’estate 2000 è stato invitato a presentare le sue opere al Mittelfest di Cividale. È appena uscita una antologia: Den Wasserspiegel schneiden / Sot il pêl da l’âga / Sotto il pelo dell’acqua, Limmat Verlag, Zurigo 2002 (www.limmatverlag.ch), che raccoglie, tradotta in tedesco (con i testi originali in friulano e la traduzione in italiano), quasi un terzo di tutta la sua produzione poetica.

.

Gabriella Palli Baroni. Si è laureata a Pavia in Lettere classiche, e ha perfezionato gli studi a Chicago e a San Diego, con ricerche sul pensiero scientifico rinascimentale e su Macchiavelli. Ha insegnato letteratura italiana e latina nei licei e ha tenuto corsi e seminari presso Università italiane e straniere. Collaboratrice di Nuovi Argomenti, Strumenti critici, Il Caffè illustrato, è autrice di saggi su scrittori del secondo Ottocento e del Novecento; Bertolucci, Sereni e Amelia Rosselli in particolare. Ha curato il carteggio Bertolucci-Sereni, Una lunga amicizia: Lettere 1938-1982 (Garzanti 1994), il Meridiano delle Opere di Attilio Bertolucci (Mondatori 1997), le raccolte di Bertolucci Ho rubato due versi a Baudelaire: Prose e divagazioni (Mondatori 2000), e Fuochi in novembre (San Marco dei Giustiniani, 2004), i versi inediti Il viaggio di nozze (Parma 2004). Attualmente sta preparando la biografia del poeta Bertolucci e l’edizione critica della Camera da letto.

.

Flavio Santi è nato nel 1973 ad Alessandria, vive tra Pavia, Milano ed il Friuli. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie: Viticci (Stamperia dell’Arancio, 1998), Album (En plein ed., 1998), Rimis te sachete | Rime in tasca (Marsilio, 2001), Aset (Circolo culturale di Meduno, 2003) e Il ragazzo x (Atelier, 2004). Sue poesie fanno parte dell’antologia L’opera comune a cura di Giuliano Ladolfi, la silloge Spinzeris è stata inclusa nel Sesto quaderno italiano di poesia contemporanea a cura di Franco Buffoni (Marcos Y Marcos). Ha scritto il romanzo Diario di bordo della rosa (peQuod, 1999) ed alcuni racconti. Ha tradotto poesie di Paul Celan, Mechel Leiris, John Ashbery. Collabora con riviste quali Nuovi Argomenti, Paragone, Testo a fronte, Strumenti critici, Autografo, Diverse lingue. 

.

                      

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.