“Incarnazione della verità”, lirica di Daniele Verzetti, Rockpoeta oggi alle 18.00 a Borgo FaxHall (1° piano)

Le verità nascoste, acrilico su tela di Ida Budetta

Io incarno la verità
Quella assoluta
Quella relativa
Quella stupefacente
Quella superlativa!

Io incarno la verità

Quella dei talk show
Quella della ragion di Stato
Quella che dovete sapere
Quella che volete sentirvi dire

Io incarno la verità

Quella dai mille dubbi
Quella Pirandelliana
Figlia di sfaccettature vili

Vili

Perché la verità su certi fatti è una
Nascosta
Insabbiata
Ma una.

Io incarno la verità

Quella assoluta
Quella relativa
Quella simulata 
Quella di orgasmi televisivi cianotici

Io incarno la vostra verità

Quella di paraocchi spessi 
E paraorecchie invalicabili
Quella di rossetti sgargianti su labbra di gomma
Che tu, patetico Italiano medio, sogni la notte.

Io vorrei davvero incarnare la verità

Quella che non si può dire
Quella che ti sconvolge
E che uccide chi la ricerca.

Quella verità 

Nascosta
La posso solo intuire
Sfiorare
Toccare con gli occhi.

Io non incarno la verità

Ma i miei cinque sensi la respirano
L’avvertono, quasi la comprendono
E nel dubbio
Smascherano l’incarnazione di una verità bugiarda
Manipolata
Irriverentemente puttana.

E vorrei raccontarvela

Rendervi partecipi
Ma non ascoltereste
Non comprendereste
Perchè non volete comprendere.

Io non incarno la verità

Ma rivendico a pieno titolo
Un cervello pensante

Io incarno la verità

Quella evidente
Di un suicidio di massa della ragione

Perché io sono come un motore di ricerca 

In perenne movimento
So quello che pensate e come pensate
E quali verità desiderate.

Perché io non incarno la verità

Io incarno le vostre menti
Con tutte le vostre paure
Ed i vostri puerili ed indotti desideri.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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