"Il vuoto che lasci", lirica ermetica di Enlis, dall'uggioso corner d'Utopia di ritorno


Alla finestra, olio su tela di Mauro Massaro

Il vuoto che lasci
è per morire
lentamente, in sospensione
sismico incontro e distacco fetale
come meteorite
cade
nelle spirali intrappolate
di un tempo
d'errore maestro
quantunque tiranno
tempo irrisolto
a perdersi
in un saluto di pianto
acqua che scivola  via
sulla pelle estinta
da desiderio
che se stesso profana
e toglie e dà
in un azzerato
movimento oscillatorio
fino all'ultimo
impercettibile rumore.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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