“Il tempo che verrà”, lirica di Ornella Quaglia, poeta in Gropparello

Gli alberi a Marzo, colori acrilici su cartone telato, di Giada Ottone

E quando ancora bacerò
il velluto dei tuoi petali,
dolcemente li respirerò
perché nessuno possa negare
il pudore delle mie labbra.
Alzerò lo sguardo
per essere più vicina
all’azzurro
di un cielo immenso
tra immaginati voli
d’angeli solitari.
Il tempo che verrà
lo vivrò
petalo per petalo,
bevendo
ogni goccia di rugiada:
preziose gemme
nei prati curvi
ai passi silenti,
dove il vento
coglie carezze
per chi lontano attende.
Amo il cielo
sopra la finestra,
l’aria,
il soffio della vita,
il gioioso abbraccio
delle ampie fronde
lungo la strada d’ogni giorno.
Amo la pioggia
madre d’ogni seme
sorridente
arcobaleno dei fiori.
Amo il sole,
il torrente
e il canto dell’acque.
Amo la sera
dolce malinconia,
la luna
poesia della notte,
il vento
lieve carezza nel sonno.
Amo vivere
con questa quiete dentro
amo essere nell’amore,
come polvere di nuvola
e colore libero
di spandersi nel mondo.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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