Trent’anni dopo il disastro (26 aprile 1986) l’inquinamento radioattivo in Ucraina, Bielorussia, Russia, continua ad essere ben presente. Nella terra, negli orti, nei boschi e nelle foreste coinvolgendo pesantemente il ciclo alimentare. Sono ancora tanti i ‘bambini di Chernobyl’ (figli dei figli dei bambini di allora) che hanno bisogno di assistenza.
Continua attualissimo il problema delle scorie radioattive che nessuno sa come e dove smaltire per una conservazione dalla durata secolare.
‘Il soffio del vento’ raccoglie racconti, poesie, testimonianze, immagini della tragedia che nonostante il tempo trascorso ancora continua.
Libro forte e delicato allo stesso momento,”Il soffio del vento. Da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo”, sarà incorniciato dalle letture da parte di Diana Lucia Medri, nata in Bielorussia nel 1989 e oggi nel nostro Paese con la sua nuova famiglia italiana. Diana, oltre a portare la propria testimonianza, darà lettura di alcuni brani tratti dal Libro “Preghiera per Chernobyl” del Premio Nobel per la Letteratura 2015 Svetlana Alekseevic.
Da parte sua Dalila Ciavattini leggerà testimonianze tratte dal libro e la lirica “La foresta rossa di Chernobyl“, recentemente premiata a Cortemaggiore nell’ambito del concorso promosso dall’Associazione Hostaria delle Immagini.
Nel corso della serata, presentata e moderata da Elisabetta Pallavicini, saranno proiettate immagini del viaggio nell’Exclusion Zone tra Chernobyl, Prypiat e la centrale V.I.Lenin compiuto nel 2008 da Agostino Zanetti e dalla moglie Carmela Caserta, Presidente dell’Associazione ‘Le rondini di Chernobyl’.
Appuntamento giovedi 17 novembre ore 21.00 a San Nicolò (Rottofreno) al Circolo culturale Melville (caffè letterario) via Dante Alighieri.