Ed eccoci finalmente a settembre: il 25 settembre 1945 il marinaio Pietro Derba, catturato dagli americani a Tobruk, tornava dalla prigionia nel paesello, Borgonovo, dalla mamma e dalla sorella. 72 anni dopo, sempre a settembre (probabilmente il 24), nell’Auditorium della Rocca a Borgonovo presenteremo, io e Fausto, il libro con le storie della sua vita che, per tutto il mese, farà bella mostra di sè nella testata del blog. Dai primi anni caratterizzati dall’assenza del padre emigrato in Sud America e che non tornerà mai più, al lavoro in officina a Milano raggiunta in bicicletta, 60 chilometri all’andata, 60 chilometri al ritorno, gli anni della guerra in forza alla Regia Marina, la prigionia nei campi di concentramento in Cirenaica prima e in Francia poi, il ritorno a casa, il lavoro in banca, il matrimonio, la famiglia, la passione per il calcio e la fede nella Juventus, un lungo percorso rappresentato anche con le immagini, le fotografie che il nostro Piero conservava meticolosamente e gelosamente. Credo proprio oggi Fabrizio, titolare di Edizioni Costa, ordini la carta e forse già da lunedì si va in stampa. Così si realizza il desiderio del Signor 7 x 3 = 21 (Pietro è nato appunto il 7 marzo del 21) anche se purtroppo lui non potrà vedere il risultato: inaspettatamente a fine anno scorso, tagliata la soglia delle 95 primavere, si è avviato lungo l’ultimo sentiero, ci ha lasciati. Mi fa piacere pensare che grazie a questo ‘nostro’ libro potrà essere ricordato dai tanti che ha incontrato e conosciuto. Peraltro lo devo ringraziare per avermi permesso di approfondire un aspetto poco conosciuto, le storie e le vicende delle migliaia di soldati italiani rinchiusi nei campi di concentramento allestiti in terra d’Africa dagli americani, dagli inglesi, dai francesi (e non sempre e non per tutti son belle storie).