.
[ www.ibs.it/…/vitali-andrea/segreto-ortelia ]
.
.
Il mondo? Nelle mani dell’uomo che sa cogliere l’occasioni, che sa essere e farsene padrone. Filosofia di vita di Amleto Selva, giovane garzone arrivato in paese, Bellano, in riva al lago di Como, nel 1919 con le idee chiare. Che lo porteranno ad ignorare il fatto della bruttezza e della timidezza di Cirene Crippa: sposarla significa subentrare nella macelleria del padre e tanto basta. Il fatto poi che, dopo i primi rapporti notturni, nata Ortelia, si rivelino fisicamente impossibili altre esuberanze di letto non costituisce un ostacolo insormontabile. Tra casini, bordelli di lusso, ma anche giovani a mezzo servizio, non è certo difficile, per Amleto, nel paese rivierasco, il salto dall’una carne, quella di macelleria, all’altra ben viva e vegeta. Nel piccolo paese, l’offerta di una fornitura periodica di bistecca può sempre trovare qualche ragazzotta disposta a pagare non propriamente di moneta sonante eppoi Andrea Vitali, medico condotto nella realtà quotidiana e prolifico scrittore di successo nelle ferie di contratto, ormai lo si sa, è maestro nel portare a nudo vizi e peccati della piccola provincia lombarda. Insomma, Amleto, scaltro negli affari, si rivela anche nei rapporti col gentil sesso un prorompente ragazzaccio con una passione che, peraltro, non vede indifferenti altri maggiorenti, nel paese, pronti ad affiancarlo ed emularlo. Il notaio Anfuso, Santo Pellegrino, il dottor Durini, l’ingegner Cascanti, una banda di allegri impenitenti donnaioli ciascuno con le proprie storie, le leggendarie scappatelle naturalmente da tener segrete specie di fronte alle consorti. Ma ogni stravizio col passare degli anni e l’innalzarsi dell’età presto o tardi presenta il conto da pagare e, se si tratta di conti salati, dolorose e costose possono essere le rinunce obbligate. A partire proprio dai piaceri della carne. Via le bistecche dalla tavola restano i brodini e, quanto al talamo, è ancora peggio. Cosicché, dimostreranno Cirene e Ortelia, alla fin dei conti sono proprio loro, le donne, a trionfare dimostrando di essere le vere protagoniste del mondo e della vita.
|
.
. |
