“Il mio deserto”, di Gianni Langmann, poeta milanese

 . 

Da bambino la strada mi sembrava

infinita; i miei passi scorrevano

lenti e lievi.

.

Non mi accorgevo degli anni che

lasciavo alle spalle.

.

Osservavo l’orizzonte chiaro e il

mio cuore era felice pensando

alle meraviglie che mi attendevano

nel futuro; ero certo che si

sarebbero avverate.

.

Spesso avvenivano delle pause,

poi riprendevo il percorso mirando

a sogni più importanti.

.

Il mio sole era sempre splendente;

pensavo che non sarebbe mai

giunto il tramonto.

.

Poi, d’istinto, ad un certo momento,

mi sono voltato indietro, affannato;

avevo capito che il tempo era

trascorso troppo velocemente

e che non avrei fatto più in tempo

a ritornare indietro, lì da dove

avevo iniziato.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a ““Il mio deserto”, di Gianni Langmann, poeta milanese”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.