“Guerra”, romanzo postumo di Louis-Ferdinand Céline, Adelphi editore, 2023

Personaggio controverso, lo scrittore Louis Ferdinand Auguste Destouches, vero nome di Louis-Ferdinand Céline. Si arruola volontario nell’esercito francese nel 1912, all’età di diciotto anni. Allo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914 prende parte al conflitto sempre come volontario. Il 27 ottobre 1914, nel corso di una missione nelle Fiandre Occidentali un’esplosione lo ferisce al braccio destro (la cui funzionalità sarà compromessa per tutta la vita) e gli causa una lesione cerebrale (con emicranie e acufeni che lo accompagneranno fino alla morte). Si rende conto di essere l’unico sopravvissuto ma grazie all’aiuto di un soldato inglese riesce ad essere ricoverato e affidato alle cure dell’assatanata infermiera L’Espinasse che di volta in volta non nega attenzioni sessuali al ricoverato nelle peggiori condizioni. Dunque Guerra risulta un romanzo autobiografico, una drammatica e terribile testimonianza delle conseguenze che il conflitto può avere sul corpo e sulla mente di un uomo. Nessuna concessione alla retorica, alla guerra giusta, alla guerra necessaria, alle ragioni qualunque esse siano della guerra. La scrittura è violenta, molesta, le giornate trascorrono lente tra allucinazioni, svenimenti, vomito, atti sessuali consumati in maniera feroce e laida. Tutto non è altro che schifo, fetore di giornate che si trascinano cercando di non impazzire. Nessun valore, nessun credo se non la forza di sopravvivere, di risvegliarsi oltre. Fuori dalla Guerra. Dunque alcol, sesso, negazione di qualunque senso di umanità. Per mettere a tacere quei rumori che si agitano nella testa. Per mettere a tacere la paura, il terrore, l’orrore che sono insiti nella Guerra. Dunque, pagine terribili sulla Guerra, uscite da un manoscritto scomparso nel 1944 e rinvenuto postumo, quando l’autore era già morto. Niente altro dunque che violenza, sangue, sesso, morte, un senso di disgusto che sporca l’anima stessa del lettore. Un libro da evitare eppure contemporaneamente un libro da leggere per capire cosa sia la Guerra, per non trasformarsi in un mostro da telecomando e da divano ovvero per non trasformarsi in guerrieri da salotto inneggianti alla Guerra giusta degli altri, quella che purtroppo gli schermi televisivi continuano a mostrarci pretendendo di trasformarci in partigiani di una parte o dell’altra e dunque della Guerra, della morte, della sofferenza, del dolore.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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