“Se il giorno si chiude”, lirica di Stefano Canepa, poeta dark in Pavia

Nebbia invernale di Marina Guarino

Certi segni di cuore
vanno usati con leggerezza
come la brina del mattino
quando l’inverno si avvicina

Le labbra sembrano screpolate
mentre la rugiada insiste
a cadere sulle foglie
dopo la pioggia della notte

Certi dolori del corpo
vanno ascoltati come musica
se l’aria non è ferma
ed inganna anche il respiro

La pelle sembra morta
anche di fronte alla luce
se il giorno si chiude in sé
e non vuole più nuvole

Da cullare quando è sera.

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a ““Se il giorno si chiude”, lirica di Stefano Canepa, poeta dark in Pavia”

  1. Caporetto! Quanto sangue, quante lacrime! E i responsabili non hanno pagato…

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