“Domenica di maggio”, lirica di Francesco De Girolamo, poeta in Roma

Ritratto di anziana, olio su tela di Emilio Frattini

Stamattina mi manca un sorriso,
un sorriso di ieri, non ancora svanito;
una mano che dava il suo tenue
calore, senza strette tenaci,
una bocca un po’ avara di baci,
per timore che non fosse gradito,
in quel tempo feroce, improvviso,
il suo labbro sbiadito; i suoi slanci
d’affetto, d’un tono pacato, sopito,
il suo abbraccio d’un corpo ferito,
in attesa di pace, forse ignaro
di quanto crescesse, velenoso,
quel fiore nascosto nel petto.
E il mio cuore, smarrito, sussulta,
come fossi un bimbetto, nel buio,
di paure segrete, di tristezze
inconsuete, per un giorno di festa.
Metto un fiore di campo in un vaso,
il più antico di casa, che un tempo
si riempiva di garofani e gigli,
a lei cari. E mi fermo, in silenzio,
a pensare alla voce lontana
dell’ultimo giorno, a un saluto
che indicava un futuro ritorno,
un incontro di rito, di nuovo fissato:
forse il suo primo impegno tradito,
senza il cenno d’un qualche preavviso,
d’un suo appuntamento mancato.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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