Domani, a Borgo Faxhall, la storia di Lume, esule albanese in Italia dal 1991

6 marzo 1991, Lume sbarca sul molo di Brindisi per inseguire un sogno di LIBERTA’

Oggi, tanti anni dopo, nel suo libro “Mi manchi” (casa editrice ADA, Tirana) leggiamo:

Come poteva essere considerato il nostro un Governo che rispettava pienamente i diritti umani quando la popolazione non era libera di andare fuori dal Paese né come turisti, né per motivi di studio o di lavoro?
Come poteva pretendere quel Governo di essere considerato un Governo che rispetta i diritti umani, quando la popolazione non aveva il diritto di spendere neppure i propri guadagni? Quasi il 90% di essa non aveva né TV né frigorifero in casa, perché per comprarne uno bisognava mettere da parte lo stipendio di un intero anno dato che il loro prezzo era sempre in aumento anche perché gli elettrodomestici dovevano essere importati dalla Cina o da più lontano. E comunque anche se uno avesse avuto il denaro per acquistarli, era necessario avere un’autorizzazione governativa, altrimenti anche i soldi non valevano niente.

Su iniziativa dell’Associazione Piacenza Cultura e Sport, come comunica il Presidente Fabio Malusardi, vengono proposti i “Mercoledi ci PIACE a Borgo Faxhall” ovvero una rassegna di 7 incontri, presentazioni e illustrazioni di libri realizzati da piacentini con un unico filo conduttore: in tempi di immigrazione e di emigrazione, anche la letteratura può essere strumento di integrazione tra diverse culture. Mercoledì 15 marzo alle ore 18.00 presso la sede dell’associazione al 1° piano di Borgo Faxhall il primo appuntamento con il libro “Mi manchi” e l’autrice Lumturi Lume Plaku, esule albanese che nel 1991 abbandonava la sua terra alla ricerca della libertà sbarcando a Brindisi con migliaia di altri profughi provenienti da Tirana e l’Italia scopriva di essere terra promessa per un futuro migliore. Con il libro, in parte in prosa e in parte con componimenti poetici, Lumturi spiega le motivazioni di quella fuga e l’esperienza dei suoi anni nel nostro BelPaese. Particolarmente significativo il fatto che l’autrice giunta alla nona pubblicazione, ha volutamente utilizzato la lingua del nostro Paese come esplicita espressione di integrazione e ringraziamento a chi l’ha accolta naturalmente senza poter negare la nostalgia per la terra d’origine alla quale dedica il messaggio rappresentato dal titolo: “Mi manchi”, per l’appunto.   L’appuntamento, coordinato da Claudio Arzani, scrittore e poeta, vedrà l’alternarsi con la lettura di poesie e brani tratti dal libro Dalila Ciavattini, Laura Dametti, Elena Libé, Nicoletta Girometti, Francesca Molinari e infine il piccolo nipote di Lume, Alion Zeneli.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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